Vittorio Villa, Portfolio Manager di Kairos, analizza il trend del settore infrastrutture e utilities e le scelte di portafoglio per il KIS KEY. Quali sono stati i fattori di successo che hanno fatto vincere al fondo il primo posto ai Mondo Alternative Awards 2019 nella categoria Long/Short Equity Sectorial a 36 mesi, e quali sono le scelte di asset allocation per i prossimi mesi.
Sì. Il fondo KIS KEY è un fondo che investe principalmente in utility ed in infrastrutture, quindi la prima motivazione è che il settore in questi tre anni ha avuto una performance positiva. La seconda è che, comunque, nonostante sia un fondo long/short, noi abbiamo mantenuto una posizione lunga, prettamente lunga, su questo settore, ed in particolare abbiamo beneficiato di uno stock picking molto positivo, e quarta ed ultima motivazione, forse la più importante, è la concentrazione. Quindi, se prendiamo i primi dieci titoli del fondo, hanno contribuito a circa l’ottanta percento della performance positiva in questi ultimi tre anni.
Sì. Diciamo… il settore delle utilities e delle infrastrutture ha la caratteristica di avere gli utili, la redditività delle aziende, che è poco collegata al ciclo economico. Dall’altro lato, però, questo rallentamento economico ha un impatto sulle aspettative dei tassi di interesse, quindi anche dal discorso di Draghi di qualche settimana fa, l’idea che i tassi interesse in Europa, soprattutto, rimarranno molto bassi per un lungo periodo di tempo. Queste implicazioni, sono anche un bottom up per le aziende su cui investiamo, in quanto la maggior parte di queste aziende ha comunque un indebitamento finanziario elevato, quindi siamo nel medio, lungo termine, ed avere tassi interesse bassi vuol dire avere minori costi di finanziamento, e come secondo elemento bassi tassi interesse vuole dire tendenzialmente una valutazione, quindi un rating, più elevato di queste aziende che si vanno a confrontare in realtà spesso con i rendimenti che abbiamo sulla parte obbligazionaria.
Sì. Attualmente il fondo è principalmente posizionato su queste tre tematiche. Quella del cambiamento energetico è particolarmente importante per il settore delle utilities, quindi l’aumento delle energie rinnovabili. Questo trend è fortissimo, crediamo soprattutto nei prossimi anni, però impatta anche per quanto riguarda la mobilità elettrica, quindi le macchine elettriche, le reti energetiche, perché serviranno moltissimi investimenti da fare sulle sulle reti energetiche, quindi la rete cittadina, le reti di distribuzione, per connettere tutti i milioni di auto elettriche che nei prossimi anni verranno sul mercato.
Un altro trend strutturale su cui stiamo puntando è quello degli investimenti sulle infrastrutture di telecomunicazioni, quindi qui parliamo principalmente delle tecnologie 5G sul mobile, ed anche qui vediamo che sarà una rivoluzione molto importante. Se vediamo l’europa, anche l’italia, questi investimenti sono investimenti che verranno proprio nei prossimi due o tre anni.
Il terzo tema che quello un po’ più generale, legato all’aumento della globalizzazione, all’aumento dei flussi turistici e di scambi commerciali. Secondo noi impatterà molto, in maniera molto positiva il trend del traffico aereo. Questo crediamo che sia comunque abbastanza svincolato da quello che è l’andamento economico. Difatti, anche in questi primi mesi dell’anno, abbiamo visto dei dati di traffico su aeroporti in Europa molto positivi, in contrasto con l’andamento economico negativo, e qui siamo posizionati, appunto, sugli investimenti su degli aeroporti, che dovrebbero, nel medio, lungo periodo, beneficiare di questo trend.
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