La conferenza stampa della BCE del 26 luglio, in cui si sono prese le scelte di politica monetaria. Tutto come prima: confermata fine del QE per dicembre, e nessun rialzo dei tassi fin dopo l’estate del 2019.
Sulla base delle loro regolari analisi economiche e monetarie, si è deciso di mantenere invariati i tassi di interesse chiave della BCE. Continuano ad aspettarsi che rimangano ai livelli attuali almeno durante l’estate del 2019, e in ogni caso per tutto il tempo necessario a garantire una costante e prolungata convergenza dell’inflazione a livelli inferiori, ma prossimi, al 2% rispetto al medio termine.
Per quanto riguarda le misure di politica monetaria non standard, continueranno ad effettuare acquisti netti nell’ambito del programma di acquisto di attività (APP) all’attuale ritmo mensile di 30 miliardi di euro fino alla fine di settembre 2018. Prevedono che, dopo il mese di settembre 2018, se i dati confermeranno le loro previsioni sull’inflazione a medio termine, ridurranno il ritmo mensile degli acquisti di attività nette a € 15 miliardi fino alla fine di dicembre 2018, e quindi termineranno gli acquisti netti. Intendono reinvestire i pagamenti principali dei titoli in scadenza acquistati nell’ambito dell’APP per un lungo periodo di tempo dopo la fine dei loro acquisti di attività nette, e in ogni caso per il tempo necessario a mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario .
Mentre le incertezze, in particolare legate all’ambiente commerciale globale, rimangono importanti, le informazioni disponibili dopo la loro ultima riunione di politica monetaria indicano che l’economia dell’area dell’euro procede lungo un percorso di crescita solido e ampio. La forza sottostante dell’economia conferma la loro fiducia che la sostenuta convergenza dell’inflazione verso il loro obiettivo continuerà nel prossimo futuro, e sarà mantenuta anche dopo una graduale liquidazione degli acquisti di attività nette. Ciononostante, è ancora necessario uno stimolo significativo della politica monetaria per sostenere l’ulteriore accumulo di pressioni sui prezzi interni, e l’andamento dell’inflazione nel medio termine. Questo sostegno continuerà a essere fornito dagli acquisti di attività nette fino alla fine dell’anno, dal considerevole stock di attività acquisite e dai relativi reinvestimenti, e dalle avanzate indicazioni a termine sui principali tassi di interesse della BCE. In ogni caso, il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti al fine di garantire che l’inflazione continui a muoversi verso l’obiettivo del Consiglio direttivo in maniera sostenuta.
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