Analizzare i big data per interpretare i mercati | DaDaMoney

Big Data: per NN Investment Partners, sono una fonte significativa di informazioni utili a interpretare i mercati.

Sei mesi fa eravamo preoccupati per i rischi politici, la crescita globale e l’ammontare della volatilità. Ma i nostri investitori sono ora più rilassati a questo proposito. Quali metriche usano per misurare il rischio? Il giornalista del Financial Times Roger Blitz ne parla con Valentijn van Nieuwenhuijzen di NN Investment Partners.

C’è stata una marcata rivalutazione da parte dei mercati di quello che chiamiamo risk on risk off. Non è una sorpresa, specialmente sul lato politico. Una serie di fattori di paura non hanno avuto un impatto così rilevante sui mercati. Lo abbiamo visto l’anno scorso con l’elezione di Trump e con Brexit. E soprattutto quest’anno in Europa è stato evidente come il rischio dell’avvento di populismi alle elezioni olandesi e francesi si sia affievolito e adesso stiamo parlando tutti del programma riformistico di Macron.

Alcuni investitori per qualche ragione temono la bassa volatilità. Viviamo in un’epoca in cui gli investitori temono qualunque cosa accada. L’Europa è nella sua migliore forma dalla crisi e gli investitori sono molto meno preoccupati di prima. È un dato che ha preceduto le elezioni francesi. L’indice di fiducia delle imprese (Ifo) della Germania ha raggiunto di recente un nuovo picco e si continua ad ampliare. L’Europa ha creato 6 milioni di posti di lavoro dal periodo più buio della crisi e, di questi, 4 milioni sono fuori dalla Germania.

L’importanza dei Big Data

“Siamo convinti che i mercati siano un organismo a se stante e sono guidati da una varietà di elementi di comportamento”, spiega van Nieuwenhuijzen. “Abbiamo cercato di catturare questi comportamenti e sentiment studiando i social media, riducendo ad esempio quello che è stato detto sulle equity globali“.

Social Media emotion

Big Data e sentiment

Nell’analisi dei Big Data, NN Investment Partners prende innanzi tutto in considerazione la social media emotion. Tanto è più alta, tanto più si parla di equity globali. All’inizio dell’anno, dopo le elezioni di Trump, il dato ha cominciato a salire e poi si è stabilizzato per riprendere a crescere in questi ultimi mesi.

Big Data e political sentiment

Political sentiment

In questo caso, NN Investment Partners ha scelto due fonti da monitorare: le testate di informazione finanziaria e i social.  Anche in questo caso hanno ascoltato ciò che viene detto e con quale connotazione, se positiva o negativa in relazione alle equities. Le paure di una instabilità politica sui social stanno venendo meno, quindi il sentiment sta migliorando.

Conclusione

Quindi la view è ottimista per la seconda metà dell’anno. L’economia globale è abbastanza forte, penso che sia nello stato migliore degli ultimi 10 anni. Forse vedremo un aumento delle sorprese nei dati, “ma il rischio politico è davvero sceso e quindi mi aspetto che non cambino la direzione dei mercati nella seconda metà dell’anno”.

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