Banche. Analisi e previsioni sui bilanci bancari italiani | Prometeia SIM

La partner Prometeia Lea Zicchino illustra gli highlights dell’edizione del Banking Day maggio 2017, con le analisi e le previsioni sui bilanci delle banche italiane.

L’esercizio 2016 ha chiuso con un risultato complessivamente negativo per i principali gruppi bancari italiani, quelli quotati. Si tratta, infatti, di oltre 18 miliardi di euro. Queste perdite sono state determinate da fattori straordinari, legati a voci di costo, soprattutto perdite straordinarie. Le rettifiche hanno pesato per 14 miliardi.; i costi di incentivazione all’esodo per 2,4 miliardi; circa 2 miliardi per i costi della messa in sicurezza del sistema bancario.

Il primo trimestre dell’anno si è aperto invece con dei segnali positivi. L’utile rispetto al 2016 è quasi raddoppiato; costi che sono rimasti stabili; rettifiche che sono aumentate senza andare a ridurre le coperture dei crediti deteriorati.

Da quest’anno dovrebbero aumentare i margini delle attività tradizionali, per continuare a crescere fino al 2019.

Che cosa guiderà questa crescita delle banche?

Quest’anno sarà dovuta soprattutto alla ricomposizione del finanziamento delle banche e della loro raccolta verso le componenti meno onerose. Il tutto accadrà anche grazie al sostegno della liquidità offerta dalla BCE. Dal 2019 ci sarà anche un aumento dei volumi del credito. I margini, quest’anno, resteranno tuttavia compressi. La gran parte degli utili, così come le perdite, deriverà da straordinari dovuti alle cessioni di attività.

Complessivamente, nei tre anni, la redditività da attività tradizionale rimarrà contenuta. Le banche, quindi, metteranno in campo delle leve per cercare di aumentare questa profittabilità. Si tratta, soprattutto, di un miglioramento di efficienza con la riduzione dei costi; della diversificazione dei ricavi; della soluzione del problema degli NPL (crediti deteriorati). Proprio per questo, si continua a pensare che ci sarà una cessione di 100 miliardi di sofferenze. Di queste, 60 miliardi verranno ceduti nel 2017.

Grazie alla ripresa dell’attività tradizionale ed alle azioni straordinarie, nel 2019 gli utili torneranno a 11 miliardi; il ROE, di conseguenza, a circa il 4%.

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