James Kynge, l’editor di EM di FT, spiega come gli investimenti in società etiche abbiano superato gli indici standard EM. Di conseguenza, grandi investitori istituzionali come Swiss Re stanno spostando il portafoglio di investimenti verso gli indici ESG.
Ciò che è buono per la gente e per il pianeta, sembra essere buono per gli investitori nei mercati emergenti. Di media, chi investe in compagnie cosiddette tradizionali, ha ottenuto risultati peggiori di chi lo ha fatto in società etiche.
Questo fatto è ben mostrato dagli indici ESG. Questi indici sono composti da società che osservano standard etici, sociali e di governance. E questi indici hanno performato decisamente meglio negli anni recenti.
outperformance nei mercati emergenti
Come mostra il grafico, i dati provenienti dagli indici MSCI, mostrano che l’indice per i mercati emergenti delle società etiche ha decisamente sovraperformato quello che comprende anche le società “tradizionali”. E quel che è ancora più positivo è che lo abbia fatto decisamente a partire dalla crisi finanziaria. A giugno, questa sovraperformance è stata addirittura record; adesso siamo ad una differenza doppia, tra i due indici, rispetto a quella che c’era nel 2013.
Questo indice consiste di 417 società che hanno alti valori ESG (Environmental, Social, Governance), giudicati da MSCI, che compila l’indice.
Gli investitori e le società ESG
Diversi grandi investitori si stanno muovendo, e stanno acquistando questo nuovo (ed ormai confermato) trend. Per esempio, Swiss Re, uno dei più grossi riassicuratori europei, sta pianificando di muovere il proprio intero portfolio in investimenti etici. Si tratta di 130 miliardi di dollari, non propriamente poca roba.
Se altri grossi fondi investiranno nello stesso modo, e la perfromance dei fondi ESG continuerà, diverse cose potrebbero cambiare. Ad esempio, le società che inquinano l’atmosfera, hanno poco rispetto per i lavoratori, mancano di trasparenza potrebbero avere problemi a trovare chi sia disposto ad investirvi. E la stessa cosa potrebbe capitare a quelle cosietà coinvolte nelle scommesse, nel tabacco, nell’alco, nell’energia nucleare nelle fabbricazione e vendita di armi.
