Al Forum dell’Imprenditoria 2019, organizzato ad Abuja (Nigeria) dalla Fondazione Tony Elumelu, si è parlato di come velocizzare l’agenda dello sviluppo in Africa. Due i punti chiave: gli investimenti privati dei “nuovi” imprenditori e un’agricoltura finalmente modernizzata.
Giovani imprenditori africani crescono. Ma per crescere, e svilupparsi davvero, debbono considerare non solo i finanziamenti pubblici, ma soprattutto gli investimenti privati – anche di imprenditori associati – come la chiave per aprire il potenziale economico dell’Africa a tutto il mondo. Un potenziale notevole, da tutti i punti di vista. Ma, purtroppo, inespresso. Da troppo tempo. Se n’è discusso al recente “Entrepreneurship Forum” (Forum dell’Imprenditoria) organizzato dalla Tony Elumelu Foundation (TEF), che si è svolto ad Abuja, la capitale della Nigeria, il paese più popoloso dell’Africa (quasi 155 milioni di abitanti). A fare gli onori di casa, naturalmente, Tony Elumelu, 56 anni, imprenditore, economista e filantropo nigeriano, fondatore – nel 2010 – della Fondazione che porta il suo nome.
Durante gli incontri e le discussioni nel corso del Forum, i capo di Stato dei paesi africani, gli imprenditori, i dirigenti d’azienda e i partner invitati dalla Fondazione Tony Elumelu hanno accolto con favore il progetto degli investimenti privati e si sono impegnati a garantirne il successo. “Dobbiamo avere la capacità di alimentare il nostro continente, quindi sviluppare anche l’imprenditoria agricola, soprattutto per i giovani”, commenta Macky Sall, Presidente del Senegal dal 2012. “Se l’agricoltura fosse maggiormente modernizzata, avremmo centinaia di milioni di giovani che potrebbero impegnarsi nei settori agricoli, prosperare e fare business”.
I candidati selezionati per il Programma imprenditoriale della Tony Elumelu Foundation ricevono un capitale di avviamento non rimborsabile di 5.000 dollari ciascuno, accesso a tutor e programmi di formazione in gestione aziendale. Come utilizzeranno questi finanziamenti e questi strumenti imprenditoriali? “La mia intenzione e la mia iniziativa è quella di far emergere il talento o il potenziale di ogni bambino di diventare un imprenditore e cambiare il mondo… Sto lavorando in un centro educativo in cui sceglierò un gruppo di bambini, li registrerò e darò loro una prima formazione economica”, spiega Korda Henry Kwame, CEO di Financial Education at Basic Level. “Ho con me insegnanti, formatori e imprenditori che hanno già successo nei loro diversi settori e che motiveranno i bambini e ne faranno emergere il potenziale”.
Nel 2015 la Fondazione Tony Elumelu ha stanziato 100 milioni di dollari per formare 10.000 giovani imprenditori in dieci anni. Quest’anno sono state ricevute 216.000 domande. E, finora, 7.520 giovani imprenditori hanno beneficiato di questo programma. Molto deciso e significativo il discorso di Ifeyinwa Ugochukwu, avvocato nigeriano, da pochi mesi CEO della Tony Elumelu Foundation, prima africana alla guida della Fondazione.
Nell’ambito di un accordo di partnership tra la Tony Elumelu Foundation e il governo del Senegal, le autorità di Dakar hanno impegnato 1 milione di dollari di capitale di sponsorizzazione, per tre anni, a favore di giovani imprenditori (all’inizio saranno 200 laureati senegalesi).
Spiega Elvis Boh, giornalista di Africanews inviato in Nigeria per il Forum: “Dopo questo scambio di idee e stimoli su come velocizzare l’agenda dello sviluppo in Africa attraverso i giovani imprenditori, ora è il momento di vedere se il processo di attuazione concreta del piano raggiungerà i risultati desiderati”.
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