Questo piccolo paese del Medio Oriente è il più ricco pro capite al mondo. Uptin Saiidi di CNBC International esplora le attività globali del Qatar, e cosa questo comporti.
Il Qatar può essere considerato piccolo, avendo una popolazione di soli 2,2 milioni di parsone. Ma ciò che gli manca come dimensioni, è compensato da ciò che possiede nel mondo.
A Londra, il Qatar ha più possedimenti della stessa Regina d’Inghilterra. A New York, il Qatar ha il 10% della società che possiede, tra l’altro, l’Empire State Building. In California, a Los Angeles, un gruppo qatariota si è comprato lo studio di produzione Miramax per una somma ancora non del tutto nota. Ed a Singapore, il fondo di’investimento del Qatar ha recentemente comprato un grattacielo per uffici per 2,5 miliardi di dollari. A San Francisco, lo stesso fondo ha pianificato di aprire un ufficio per offrire finanziamenti nella Silicon Valley.
Il Qatar si trova nel cuore del medio Oriente. E’ la nazione più ricca al mondo per reddito pro capite. Ma da dove prende tutti questi soldi? Dal petrolio e dal gas naturale, naturalmente.
La Qatar Investment Authority (QIA), che maneggia tutto il denaro di questa ricchissima nazione, è stata creata nel 2005. Ovviamente, può investire sia in patria che all’estero. Ad oggi, ha più di 334 miliardi di dollari in asset, ed è l’11esimo fondo sovrano più grande del mondo.
Creare questo fondo è stata un’idea giusta e brillante, visto la caduta del prezzo del petrolio; conseguentemente, i ricavi che questo generava non sono più quelli di una volta, e diversificare è stata una mossa giusta. La creazione del fondo ha permesso, per esempio, di emettere obbligazioni per 9 miliardi di dollari lo scorso maggio, per finanziare le attività del fondo stesso, ed ampliarle.
La Qatar National Vision 2030 è un’iniziativa per portare i propri investimenti all’estero ad un livello ancora superiore. Per questo molto denaro qatariota è investito all’estero, particolarmente a Londra. Il Qatar, infatti, possiede il 34% dei 15 grattacieli più importanti (e costosi) di Londra. Come comparazione, le varie società inglesi possiedono, complessivamente, il 21% dei medesimi grattacieli.
Nel 2015, un gruppo d’affari capitanato dal piccolo stato arabo si è comprato l’intero “business complex” di Canary Wharf. Il complesso è entrato a far parte di una serie di proprietà, che già includevano la HSBC Tower e lo Shard, il grattacielo più riconoscibile e futuristico di Londra.
In alcuni punti di Londra, si può acquistare, vivere e mangiare in complessi completamente posseduti dal fondo d’investimento qatariota. Alcuni di questi luoghi, chiaramente i più ricchi e con maggiore afflusso di denaro, sono conosciuti come i “quartieri Qatar”; gli investitori dello stato arabo posseggono fino al 25% di tutti i beni immobiliari di queste zone. Lo stato mediorientale ha addirittura ottenuto il permesso per trasformare la vecchia ambasciata americana in Grosvenor Square in un hotel di lusso.
Gli investimenti dello stato del Golfo persico, comunque, vanno molto al di là del settore immobiliare. Il Qatar possiede il 20% della società che gestisce British Airways, il vettore nazionale britannico. Il settore aeroportuale è un altro che vede molto attivo il piccolo stato mediorientale. Quest’ultimo possiede infatti il 20% dell’aeroporto di Heathrow, ed il 25% di quello di San Pietroburgo, in Russia.
Gli attuali settori dove il fondo d’investimento qatariora è attivo sono i viaggi, l’immobiliare, il lusso, lo sport, la tecnologia. Il marchio di moda Valentino, a noi ben noto, è di proprietà qatariota, per esempio. Oppure, la squadra di calcio del Paris Saint-Germaine, che ha vinto più volte il campionato francese.
Geograficamente, la QIA ha sempre investito in Europa; recentemente, ha deciso di diversificare, ampliandosi all’America del Nord ed all’Asia stessa. Ha infatti deciso di spendere fino a 35 miliardi di dollari, da qui al 2020, in America. Ha iniziato investendo in Uber e nella Silicon Valley, fino ad arrivare, come visto, a New York nel settore immobiliare. Qui, ha anche una partecipazione del 44% in un progetto di riqualificazione edilizia a Manhattan, il cuore della città. Il valore? 9 miliardi di dollari.
A Singapore ha comprato l’anno scorso la Singapore Asia Square Tower One da BlackRock. Con 2,5 miliardi di dollari, è stata la più grande transazione di spazio per uffici della storia di Singapore.
Tutti questi investimenti grattano solo la superficie delle attività della QIA e dei suoi soldi. Il Qatar sta diversificando attività e continenti, e parecchio, ma mostra pochi segni di rallentare nel farlo.