America. E’ diventata troppo grande per continuare ad innovare? | CNBC International

Uptin Saiidi di CNBC International esplora ciò che storicamente ha fatto l’America prima degli altri nelle infrastrutture, e quali nazioni stanno ora guidando il mondo.

Introduzione

L’America è la nazione d’origine del maggior numero di società importanti al mondo. Ed è spesso considerata la nazione delle opportunità per chiunque con una visione grande abbastanza.

E’ stata la terra d’origine di invenzioni innovative come la lampadina, l’aeroplano, l’iPhone; ma quando si parla di infrastrutture, una storia diversa sembra che si stia lentamente sviluppando.

Riguardo ai treni superveloci in attività nel mondo, nessuno tra i primi 10 è in America. Per quanto concerne i grattacieli, un’altra invenzione ed innovazione americana, nessuno tra i primi 5 più alti si trova laggiù. Ed i primi sette ponti più lunghi al mondo sono tutti in Asia.

L’America prima di tutti, in passato

Cosa hanno fatto gli americani, nel passato, per essere davanti a tutti? Prima di tutto, i ponti. Il ponte di Brooklyn è stato il primo ponte sospeso con cavi in acciaio mai costruito. Quando aprì, era il ponte sospeso più lungo del mondo, più del doppio di qualunque altro. Inoltre, poteva sostenere un peso complessivo come nessun altro ponte al mondo.

Il Golden Gate, a San Francisco, ha aperto nel 1937, e per alcuni anni è stato lui il ponte sospeso più lungo del mondo.

Poi ci sono i grattacieli, come giù detto. L’Empire State Building è stato il grattacielo più alto del mondo per quasi 40 anni. Fu superato dalla torre nord del World Trade Center, che a sua volta fu superata poco dopo dalla Sears Tower, a Chicago.

Anche nel sistema di trasporto pubblico l’America è stata innovatrice. Più di 1000 km di rete connettevano differenti parti di Los Angeles nel passato; per un certo periodo di tempo, questa rete fu riconosciuta essere il sistema di trasporto pubblico più efficiente del pianeta.

Ed anche per ciò che concerna l’irrigazione, la stessa Los Angeles fece un acquedotto lungo 233 km nel lontano 1913; al tempo, era riconosciuto per essere il più grande progetto di vie d’acqua del mondo. E sebbene Los NAgeles contasse solo 300.000 abitanti a quel tempo, il sistema poteva sostenere diversi milioni di abitanti. Infatti così fu, permettendo la crescita esplosiva della regione, che avvenne di lì a poco.

L’America oggi

Non solo gli Stati Uniti hanno perso il titolo di nazione leader in questi campi, ma molte città hanno bisogno di un grande rinnovamento.

Recentemente, per fare un esempio, un piano d’emergenza di 800 milioni di dollari è stato approvato per aggiornare la metropolitana di New York. Dando un’occhiata alla lista delle nazioni che stila il World Economic Forum basandosi sulle infrastrutture (distinte in trasporti, reti di energia e di comunicazione), l’America è solo 11esima. Ai primi tre posti ci sono Hong Kong, Singapore ed i Paesi Bassi.

Una nazione come un’azienda

Immaginiamo per un momento che una nazione sia una società. Anche con ricavi molto grossi, una grande società ha difficoltà ad innovare rispetto a, per esempio, una start-up. L’obiettivo di una grossa società, dopotutto, è quello di massimizzare i profitti minimizzando i rischi. Ma se una società non è capace di innovare, può trasformarsi in società come Blockbuster o Kodak, aziende che dominavano il loro business fino a quando la loro incapacità di adattarsi all’innovazione non le hanno condannante al fallimento.

Prendiamo anche una società relativamente giovane come Facebook. Una grande parte delle proprie soluzioni innovative, la società le propone attraverso acquisizioni di altre società che hanno realizzato quelle soluzioni innovative. Per esempio, Facebook possiede Instagram, WhatsApp ed Oculus.

Molte delle nazioni che sono al top del settore delle infrastrutture stanno costruendo le cosiddette smart cities; inoltre, tendono a non avere molta estensione territoriale. Per esempio, Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, e gli Emirati stessi, che nel complesso non raggiungono i 10 milioni di abitanti; o la città-stato di Singapore, che ne ha appena 5,6.

L’America ha una popolazione di 323,1 milioni di abitanti. Ha un’estesa rete governativa, a livello locale, statale e federale, e molte agenzie governative.

Gli Stati Uniti ancora motore dell’innovazione?

Impossibile non notare come molte innovazioni, nel mondo, ancora provengano dagli Stati Uniti. Ma ideare una cosa e renderla pratica sono due cose diverse.

Prendiamo ad esempio l’Hyperloop di Elon Musk. Il primo tratto proposto è stato tra San Francisco e Los Angeles. La proposta fatta nel 2013 prevedeva che l’Hyperloop riducesse il tratto che divide la due città da 5 ore in macchina a soli 35 minuti con l’altissima velocità del nuovo sistema.

Ma solo dopo pochi anni da quella proposta, con quasi certezza il primo Hyperloop non sarà in quella zona. Invece, potrebbe essere negli Emirati Arabi nel 2020, connettendo Dubai e Abu Dhabi. In questa nazione, tra l’altro, ci sono il grattacielo più alto del mondo e il parco di divertimento al coperto più grande del mondo.

Conclusioni

Se l’innovazione proviene da una piccola squadra di persone, da una piccola società o persino da una piccola nazione, l’America è diventata troppo grande per continuare ad innovare?

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