Come sarà il passaggio dal 2020 al 2021? Pio Benetti, CIO – Discretionary Portfolio Management, e Alberto Tocchio, Portfolio Manager di Kairos Partners SGR offrono un’analisi dei mercati finanziari. Sarà importante avere sempre in mente il valore intrinseco di ciò che si ha o non si ha in portafoglio, e su tale base decidere cosa è più opportuno comprare o vendere, cercando di gestire la volatilità e cavalcando i trend strutturali.
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Tocchio: Buongiorno a tutti. Il 2020 è stato un anno senz’altro particolare, che ci ricorderemo, ma dal punto di vista dei mercati sta finendo nel migliore dei modi. Se pensiamo a quali fossero i due catalyst che erano più preoccupanti per il mercato, entrambi li abbiamo già visti. Quindi, da un lato abbiamo visto le elezioni americane, e di qua abbiamo avuto un risultato che senz’altro è stato migliore di quello che potevamo aspettarci, più che altro per il discorso elezioni contestate. Dall’altro abbiamo visto che finalmente stati lanciati tre vaccini, ma probabilmente ne arriveranno altri con dei risultati senz’altro accettabili.
Quindi il mercato nel mese di novembre ha avuto una performance molto positiva, direi record. In Europa erano anni che si sognavano performance del genere, e addirittura l’S&P, l’indice americano, negli ultimi 10 anni ha avuto soltanto un’altra performance simile. Quindi stiamo finendo l’anno nel migliore dei modi. Però ovviamente rimangono ancora dei catalyst. Senz’altro la Brexit, che è qualcosa che sta avvenendo nei prossimi giorni, e che noi pensiamo possano avvenire in maniera piuttosto positiva ma, appunto, altri che senz’altro potremo vedere per il 2021.
Benetti: E’ stato un anno incredibile, e fa impressione pensare alla disconnessione apparente fra il mondo della finanza e il mondo degli investimenti, e quello che succede nell’economia reale. In realtà la spiegazione è abbastanza semplice ed è la dimensione incredibile di politica monetaria e di politica fiscale che sono state utilizzate in maniera combinata e coordinata, e questo spiega, è alla base dell’andamento particolarmente proficuo per i mercati, con tantissima volatilità sulla quale siamo riusciti, noi in Kairos, a muoverci in maniera molto, molto opportuna.
Tocchio: Sì, se guardiamo al 2021, senz’altro il primo aspetto che guarderemo, in ordine cronologico, è senz’altro il 5 gennaio, dove vi sarà questo ballottaggio per il Senato. I repubblicani sembrano essere ancora in vantaggio, ma vedremo un pochino cosa succederà. Da lì in poi, senz’altro vedremo, come già stiamo iniziando a vedere anche in questi giorni, in realtà, la costruzione del governo da parte di Biden. Il profilo della Yellen è senz’altro uno dei più importanti perché comunque, al di là di quello che stanno facendo i mercati, l’economia statunitense è in difficoltà, il consumatore è in difficoltà, e quindi verrà rilanciato un grosso piano fiscale. Con la Yellen senz’altro l’aiuto è superiore.
Lei è stata, diciamo, alla Fed fino a meno di tre anni fa, ha dei grossi supporti, quindi pensiamo che questo possa essere un positivo. Ulteriore aspetto positivo, ovviamente, l’evoluzione del vaccino. Vedere come avverrà la fase di reopening, dove l’Europa potrà avere senz’altro grosso upside, e noi pensiamo appunto che sia giusto avere un’esposizione superiore a quello che è stato fatto nel passato sull’Europa, da un lato per l’effetto combinato del vaccino in ricrescita, dall’altro per il posizionamento proprio degli investitori.
Benetti: Certamente la parte più complicata del mestiere arriva adesso, perché i mercati in qualche modo si sono già portati parecchio avanti nello scontare un po’ delle notizie positive a cui Alberto faceva riferimento poco fa. Diventa la partita sempre più complicata anche perché la materia prima dalla quale muove tutta la macchina del pricing, la parte dei mercati finanziari, quindi i tassi di interesse puri, sono negativi, e in generale sul mondo obbligazionario si fa veramente fatica a trovare delle opportunità di rendimento facili come potevano essere in passato.
Di conseguenza gli investitori sono portati a spostarsi ancora più in là nella frontiera di rischio, generando però una situazione di mercato in cui il rischio di scossoni molto forti, improvvisi, rapidi e poco gestibili è sempre più alto. Noi cercheremo di navigare in questo mare parecchio agitato avendo sempre in mente la barra della valutazione degli attivi, cercando di gestire la volatilità e cavalcando quei trend che a nostro modo di vedere sono strutturali. In particolare, sulle borse, sui mercati azionari, dei trend innovativi, nuovi modelli di consumo, la digitalizzazione, ESG. Queste secondo noi rimangono dei building block, delle componenti strutturalmente importanti e basilari del portafoglio.