Il 2020 per il mercato azionario sarà ricordato per la forte volatilità insieme alle rotazioni settoriali. I fondi azionari Italia di Kairos hanno saputo fare bene in questo contesto, registrando performance tra il 7% e il 9%. Che cosa ha fatto la differenza e quali le prospettive per il mercato azionario italiano? Ne parliamo con Massimo Trabattoni, Head of Italian Equity di Kairos Partners SGR.
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Guarda laura, è stato un anno particolare, un anno dove ci sono stati degli elementi nuovi, dei fatti nuovi, e il più importante è sicuramente il Covid, che hanno cambiato quello che era un trend ormai in atto da qualche semestre, e hanno accelerato, invece, magari dei fattori nuovi. Ci sono stati dei grossi cambiamenti e ci sono stati dei trend che erano già esistenti, ma hanno avuto una forte accelerazione. In tutto questo, l’essere attivi come gestione ha pagato. Noi abbiamo delle scelte sempre molto forti e, in anni in cui è vincente il benchmark, magari questo valore che noi cerchiamo di dare ai nostri prodotti passa un po’ in secondo piano. Negli anni dove queste forze nuove cambiano un pochino le regole, forze negative, non sempre positive, ma cambia completamente il mercato, l’essere molto attivi paga. E poi sai, sì, abbiamo avuto questo importante riconoscimento, ma questo è sicuramente merito di un team, non di una persona, e quindi devo ringraziare i miei colleghi Giacomo, Vittorio e Paolo, che sono praticamente gli artefici di questo risultato.
Ma… io penso che avremo ancora una continuazione di questi trend, perché l’incertezza sugli effetti del Covid è ancora un’attualità. E’ chiaro che il mercato è già orientato a una ripresa. In questo potremmo trovare anche dei rischi, il rischio che magari quello che è il recupero venga scambiato dai multipli di mercato per crescita di medio termine. Ci sarà sicuramente, penso più nella seconda parte dell’anno, una fase di recupero dei numeri, almeno ce lo auspichiamo, che l’effetto positivo che porterà la vaccinazione di massa possa riportare ad un equilibrio l’andamento dell’economia. Però alcune tendenze che hanno subito una forte accelerazione resteranno. Quindi non torneremo alla situazione di prima, qualche ricordo, qualcosa che ci ha insegnato in questo periodo negativo il Covid ce lo porteremo anche nel futuro. Quindi secondo me bisognerà ancora essere estremamente selettivi.
Allora, qui il discorso è… quello che ci ha insegnato un poco questo periodo è che, più che parlare di settori, dobbiamo parlare di temi all’interno dei settori, e andare a vedere come i titoli che… uscire un pochino dalle classificazioni tradizionali settoriali, andare a vedere chi è più rispondente a quello che è chiesto dal futuro. Uno dei temi sicuramente è legato all’energia green, soprattutto, al green tech lo potremmo chiamare. Ecco, come lo decliniamo questo tema, che è globale, nel mercato italiano, e quanto poi stiamo pagando queste queste aziende? Quindi non fermarsi solamente una valutazione spot legata a parametri storici, ma andare a vedere in prospettiva cosa stiamo pagando, come queste aziende parteciperanno a quelli che sono i temi del futuro. La digitalizzazione… ci sono dei trend in atto che val la pena continuare a cavalcare, dove val la pena continuare a investire. Bisogna invece stare attenti, secondo me, su temi un po’ del passato, dove magari ci potrà essere qualche rasserenamento sulle dinamiche aziendali perché, come dicevo prima, speriamo che il vaccino faccia effetto, però attenzione che si parla sempre di recupero, e poi siamo ancora in un mondo di tassi estremamente bassi, quindi attenzione ai settori che magari sembrano cheap, sembrano poco costosi, ma di fatto non hanno grande possibilità di ritornare a fare gli utili che facevano magari dieci anni fa.
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