I prestiti senior sono strumenti finanziari dove investire a tasso variabile, che possono offrire una copertura naturale contro l’aumento dei tassi di interesse. Generalmente sono garantiti da ipoteca di primo livello sugli asset del debitore, e di conseguenza presentano riprese più significative in termini storici rispetto alle obbligazioni corporate non garantite.
La prima cosa da ricordare è che si tratta di un asset class non investment grade; pertanto, il rischio principale è rappresentato dal rischio di default. È un mercato per certi versi simile a quello delle obbligazioni high yield, ma vi sono alcune caratteristiche molto importanti che differenziano i prestiti dai titoli ad alto rendimento.
Anzitutto, i prestiti sono strumenti a tasso variabile; pertanto rappresentano una asset class senza un rilevante rischio di duration, e possono quindi realizzare performance eccezionali in periodi di tassi in aumento. Inoltre, i prestiti sono garantiti dal patrimonio della società, ed in caso di default il tasso di recupero è molto più elevato rispetto ad un’obbligazione high yield non garantita.
La tipologia di investitori è differente, ed è importante sottolinearlo. Nel mercato dei senior loan si tratta prevalentemente di
CLO, composti da veicoli strutturati. Quindi il pricing dei prestiti risulta molto stabile rispetto al mercato delle obbligazioni high yield. Anche la liquidità deve essere considerata in due modi diversi. Il primo è la negoziabilità. i prestiti sono estremamente negoziabili, nonostante si tratti di collocamenti privati. Sono scambiati sul mercato privato, ma il valore è molto elevato rispetto allo stock sul mercato. È dunque un mercato simile a quello obbligazionario, ma ci vuole più tempo per regolare un operazione su prestiti. Quindi, invece di un regolamento T+2 o T+3, i prestiti richiederanno generalmente da 10 a 15 giorni lavorativi per il regolamento o la conversione della liquidità una volta che il prestito è stato negoziato.
Nel complesso, si tratta di un’asset class molto resiliente, peculiare per la variabilità del tasso, assenza di duration, performance eccezionali in un contesto dei tassi in aumento, ed il fatto che in uno scenario di recessione i recuperi sono molto più elevati.
L’approccio di NNIP è primariamente volto alla difesa del capitale. Adottiamo un approccio cauto, e consideriamo la nostra performance su quattro cicli di credito, con l’obiettivo di evitare perdite. Non siamo gestori a caccia di rendimenti. Valutiamo la nostra performance in termini di misurazioni corrette per il rischio con l’indice di sharpe e l’esposizione ai ribassi. Questo significa che in certe fasi potremmo rinunciare al rendimento totale pur di preservare la solidità del credito. Per questo siamo molto più interessati a generare i migliori rendimenti corretti per il rischio che non il rendimento totale più elevato.
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