Il mercato azionario italiano e le sue prospettive. Il punto di Ersel a cura di Carlo De Vanna

Il mercato azionario italiano e le sue prospettive. Il punto di Ersel a cura di Carlo De Vanna.

Intervista a Carlo De Vanna, gestore del fondo Fondersel PMI, sulle prospettive del mercato azionario italiano.

Estate positiva per l’azionario, a differenza di ciò a cui siamo abituati. La tranquillità nasconde però tensioni evidenti. Anche i più ottimisti devono fare i conti con l’economia in marcato rallentamento. Il governo deve accettare l’idea che la crescita sarà più bassa delle stime precedenti. Questo ha quindi un po’ raffreddato la “scelta Italia” nei portafogli. I multipli del mercato italiano sono davvero interessanti. Sembra che il settore più pesante, ovvero il finanziario, abbia superato la fase peggiore della crisi. Bisogna però attendere l’aumento di capitale di Montepaschi e Unicredit. A quel punto, si penserà al fardello degli NPL tramite cessioni (mirate?).

Dal punto vista degli NPL, notizie positive. Il flusso si è fermato. Il tema centrale, quindi, sono gli aumenti di capitale sopra accennati. Come fare a chiedere ancora soldi dopo che lo si è fatto per tante volte in questi anni? Il problema più grosso rimane MPS. Troppi soldi chiesti (e necessari) per la sua capitalizzazione (5 miliardi a fronte di meno di 1 miliardo). Verranno forse trovate altre soluzioni, come la conversione di bond in azioni. La soluzione definitiva potrebbe persino slittare ad anno nuovo.

Altri titoli e settori con outlook positivo. Settore industriale abbastanza in forma. Quello telecom lo stesso, legato alla fine delle vendite dei mesi precedenti. Utilities ancora attraenti, ma attenzione ai tassi, che ne minerebbero il buon profilo quando risaliranno. Settore petrolifero con portata globale. Ha approfittato del discreto rialzo del petrolio, ma adesso iniziano a soffrire un po’ il calo della domanda mondiale di greggio.

Tutto sommato la Borsa italiana non è messa affatto male nel medio termine, ma neanche nel breve, viste le valutazioni. Ultima notazione sul referendum, ormai visto importante come la Brexit. Diventerà sempre più oggetto di discussione, fino alla scadenza. E porterà un pochino più di volatilità..