Scopri tutte le caratteristiche delle nuove cedole dei fondi ANIMA.
Investire vuol dire risparmiare per il futuro. Ma è interessante poter godere, strada facendo, dei frutti che maturano nel tempo.
I risparmiatori, negli ultimi anni, hanno mostrato un interesse crescente per i fondi che distribuiscono proventi periodici, cioè le cedole.
Una cedola può avere tante forme. Può essere fissa, variabile, semestrale, annuale, con o senza livello minimo e massimo. Ma qual è la forma ideale? Anima lo ha chiesto agli interessati, cioè agli investitori. E sulla base delle risposte ricevute da un sondaggio effettuato in collaborazione con GfK nell’ottobre scorso, ha disegnato la cedola ideale.
Questa ha un minimo predefinito, ma è in grado di crescere insieme ai risultati, e calibrata in funzione della tipologia di fondo. In generale, i fondi a più basso rischio, ad esempio, prevedono una forchetta più ristretta e più bassa; i fondi a più alto rendimento potenziale e volatilità prevedono una forchetta più ampia e cedole medie più alte.
Anche la frequenza delle cedole è stata progettata sulle caratteristiche dei singoli fondi. Essa può essere annuale o semestrale. Più in dettaglio, i fondi azionari, flessibili, bilanciati e una parte dei fondi obbligazionari staccheranno due cedole all’anno (marzo e settembre). Gli altri fondi obbligazionari presenteranno una cedola annuale.
Inoltre si può passare in qualunque momento dalla classe a cedola a quella ad accumulazione. In quest’ultima, come è noto, i proventi maturati sono mantenuti all’interno del fondo, ed automaticamente reinvestiti.
Le nuove cedole sono disponibili dal 14 aprile di quest’anno sui fondi di Sistema Anima, Sistema Open, Iniziativa Italia e Crescita Italia.
La cedola indica l’interesse che il possessore dell’obbligazione incasserà periodicamente per tutta la vita del titolo, o comunque per tutto il tempo in cui lo terrà in portafoglio. È anche detto tasso di interesse nominale e viene calcolato sul valore di faccia del titolo. Esempio pratico: un bond che ha valore nominale pari a 1.000 euro e cedola annuale del 6%, ogni anno frutterà 60 euro, cioè il 6% di 1.000 euro.
Esiste anche un’altra categoria di obbligazioni a tasso fisso, caratterizzate però dall’assenza della cedola; per questo sono chiamate zero coupon (dall’inglese coupon=cedola). Per contro, vengono offerte in sede di emissione con uno sconto rispetto al valore di faccia, cioè al valore al quale verranno ripagati. La remunerazione viene data dalla differenza tra il valore facciale e il prezzo di emissione o di acquisto.
