Il Forum delle banche centrali della BCE a Sintra ha offerto una discussione aperta tra i governatori delle banche centrali, gli accademici, i giornalisti specializzati ed i rappresentanti del mercato finanziario di alto livello. Il tema del 2017 è stato “l’investimento e la crescita nelle economie avanzate”.
Sono stati presenti tutti i Presidenti delle banche centrali del mondo, esclusa l’americana Yellen. Si sono quindi potuti sentire i pareri e le opinioni di Mark Carney, Governatore della Bank of England; quelli di Mario Draghi, Presidente della BCE; le opinioni di Haruhiko Kuroda, Governatore della Bank of Japan; di Stehpen Poloz, Governatore della Bank of Canada; di Karnit Flug, Governatore della Bank of Israel.
Insieme ha loro hanno parlato anche ex Presidenti della Federal Reserve, come Ben Bernake, ora alla Brookings Institution, think tank tra i più famosi al mondo. Si sono espressi anche importanti membri del direttivo della BCE, come Constacio, Couré, Mersch e Praet.
Draghi: “Le discussioni in merito alle relazioni tra la crescita degli investimenti e la produttività nelle economie avanzate sono stati veramente illuminanti e stimolanti. Continueremo a parlare a lungo di questi argomenti”.
Bernanke: “Se si vuole avere una crescita estesa nel medio termine, dovremmo cominciare a guardare ai fattori che causano la crescita; innovazione, training e capacità dei lavoratori; Investimenti in capitale e, in particolare, andrebbero riformate diverse economie”
Carney: “Faremo ciò che possiamo fare come banchieri centrali per supportare una ripresa tardiva, al contempo riconoscendo che altre politiche saranno molto, molto più importanti”.
Constacio: “Il nostro investimento influenzante la produttività a sua volta influenza la politica fiscale, quindi le due cose non sono per niente disconnesse”.
Flug: “Ci stiamo focalizzando su una crescita sostenibile e su una migliore produttività; ciò è dovuto al fatto che attualmente molte economie hanno recuperato da recessioni molto lunghe. Per questo motivo, abbiamo iniziato a focalizzarci realmente su crescita sostenibile ed inclusiva”.
Mokyr: “Stiamo per creare nuove occupazioni che al momento non possiamo neanche sognare”.
Maarten de Ridder (uno degli studenti universitari premiati per ricerche economiche innovative): “Sappiamo che ricerca e sviluppo hanno enormi spazio di miglioramento, sia pubblico che privato; ciò suggerisce che non ci sia abbastanza investimento in questo campo. Sussidi per questo tipo di investimenti possono aiutare a creare una crescita sostenibile”.
Ogni anno alcuni studenti di dottorato sono invitati a partecipare alla sessione Poster del Forum; qui presentano i loro risultati di ricerca. La partecipazione dei giovani economisti aggiunge qualcosa. Per la precisione, nuove dimensioni al discorso su temi legati alla politica monetaria, alla politica macroprudenziale o ad altre questioni riguardanti le sfide che i politici devono affrontare in un mondo in continua evoluzione. Grazie alla loro età e alla loro esposizione a diverse scuole di pensiero, questi giovani economisti possono adottare un approccio rinfrescante e innovativo nelle loro analisi.
Il premio per il miglior paper tra i giovani economisti quest’anno è andato a Wenquian Huang della Vrie University di Amsterdam. Il suo paper si intitolava “Capitalizzazione delle controparti centrali e incentivi disallineati”. Chi fosse interessato, può scaricarlo qui: Central Counterparty Capitalization and Misaligned Incentives
Bajari (capo economista di Amazon): “L’educazione è la chiave. Come fornitore di lavoro in ambito tecnologico, vediamo che c’è mancanza di persone che sappiano programmare nell’ambito dello sviluppo del software e nella scienza dei dati. Queste sono tra le carriere del futuro. Hanno applicazioni entusiasmanti in un ampio campo di industrie”.