Banche europee che eludono il fisco | Etica SGR

Da un rapporto Oxfam il 26% dei profitti delle principali 20 banche europee è prodotto nei paradisi fiscali. Un modo per eludere il fisco, perché in questi Paesi la tassazione è quasi nulla. Ecco il tema della nuova video news di Etica SGR.

La ricerca è stata elaborata a seguito del’introduzione delle nuove regole sulla trasparenza bancaria. Dal 2015, la normativa obbliga le banche dell’UE a comunicare dove producono i propri profitti.

L’indagine ha preso in esame 20 principali banche europee, rivelando che:

  1. il 26% dei profitti p prodotto in paradisi fiscali, dove lavora il 7% dei loro occupati.
  2. le filiali nei paradisi fiscali generano il doppio dei profitti rispetto a quelle aperte altrove.
  3. i dipendenti di queste filiali sono in media quattro volte più produttivi.

Operazione forzieri aperti: il ricorso ai paradisi fiscali da parte delle più grandi banche europee

Quello dei paradisi fiscali è un mondo opaco. In Europa soltanto un settore è tenuto alla rendicontazione pubblica Paese per Paese dei propri profitti e delle imposte versate: il settore bancario. Tale obbligo deriva dalle normative introdotte a seguito della crisi finanziaria; a partire dal 2015, tutte le banche con sede nell’Unione Europea sono obbligate a rendere noto il proprio operato a livello mondiale. Questo nel quadro dei meccanismi di conformità concordati per migliorare la trasparenza e la responsabilità.

Il rapporto presentato da Oxfam è il risultato di una ricerca che, per la prima volta, usa in maniera analitica i nuovi dati sulla trasparenza per illustrare le modalità e l’entità del ricorso ai paradisi fiscali da parte delle 20 più grandi banche dell’Unione Europea.

Ormai da molto tempo i colossi globali, tra cui le banche multinazionali, sono impegnati in trasferimenti artificiali dei propri profitti da Paesi a media-alta fiscalità verso Paesi che applicano aliquote societarie molto basse o addirittura pari a zero. Questo raggiro contabile, sfruttato per evitare di pagare le imposte, è alquanto diffuso; ne sono prova quelle imprese che registrano bassissimi profitti, o persino perdite, nei Paesi con una più congrua imposizione fiscale d’impresa.

Chi fosse interessato può leggere il report, nella sua interezza ed in italiano, a questo link: Operazione forzieri aperti.

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