Banche centrali e NFP, settimana ricca di eventi. L’analisi di IG

Banche centrali e NFP, settimana ricca di eventi. L’analisi di IG. Video Analisi di Filippo Diodovich

Settimana focalizzata sulle Banche centrali. Gli Istituti chiamati all’azione sono: Reserve Bank of Australia, Bank of Japan, Federal Reserve e Bank of England. Non ci aspettiamo variazioni significative alle politiche monetarie. Riteniamo che tali appuntamenti siano strategici per vedere se saranno confermati i toni meno accomodanti a partire da dopo l’estate.

Il governatore della FED, Janet Yellen, cercherà di preparare il mercato a un rialzo dei tassi nella riunione di dicembre. Grande attenzione sarà rivolta anche alla Bank of England, dopo il violento deprezzamento della sterlina di inzio mese che ha creato squilibri sul fronte inflazione. Il numero uno Mark Carney dovrebbe assumere toni meno accomodanti. Dovrebbe allontanare, almeno per il momento, un possibile taglio dei tassi d’interesse.

Sul fronte macro, saranno strategici i non farm payrolls di ottobre negli Usa. Dalla Cina gli operatori cercheranno di vedere se il recente recupero degli indici PMI sia duraturo o meno.

Altro tema caldo sui mercati è l’andamento del petrolio dopo le dichiarazioni dei governi di Iraq e Iran di non avere alcuna intenzione di aderire al piano di taglio o congelamento della produzione. Baghdad ha affermato che ha bisogno di fondi per finanziare la campagna militare contro lo Stato Islamico. Teheran prosegue invece l’obiettivo di riportare la propria produzione sopra i 4,2 mln di barili al giorno.

Infine, quando mancherà solo una settimana al voto statunitense, gli operatori monitoreranno gli ultimi sondaggi per vedere se ci sono variazioni di rilievo nei consensi per la corsa alla Casa Bianca, che vede al momento favorita la Clinton su Trump.

Da un punto di vista tecnico, il cambio eurodollaro dopo la reazione positiva evidenziata la scorsa settimana è tornato a scendere fino a 1,0950. Il ribasso potrebbe proseguire almeno fino a 1,0850, area di transito di un supporto dinamico. Discorso diverso solo in caso di vittoria al di sopra di 1,1050 preludio a una possibile ascesa a 1,1190.

Il cambio dollaroyen sta mettendo pressione al limite superiore del canale ascendente che ha contenuto i prezzi negli ultimi 3 mesi. Una perentoria vittoria al di sopra delle resistenze comprese tra 105,15 e 105,65 (transito della media mobile a 200 giorni) cambierebbe le attese grafiche di medio periodo dando conferma di un cambiamento di trend con obiettivi a 107,50, massimo di fine luglio.

L’indice Germany 30 ha mostrato un leggero ritracciamento dai picchi del 25 ottobre. Le prospettive grafiche rimangono tuttavia rialziste. Il mantenimento al di sopra della trendline rialzista di breve partita dai bottom di fine settembre lascia inalterate le aspettative di creazione di un nuovo segmento di crescita verso 10800. Una eventuale vittoria di sopra di tale riferimento tecnico darebbe ulteriore forza al movimento positivo dando il via libera a una estensione dell’ascesa verso 11 mila punti. Indicazioni di debolezza sotto 10580 con target a 10185.

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