Hugo Machin, co-responsabile del fondo Global Real Estate Securities di Schroders, afferma che la domanda di dati da settori quali l’industria del gioco e gli operatori ad alta frequenza può offrire un vantaggio agli investimenti immobiliari nelle città globali.
L’obiettivo di investimento del fondo è quello di offrire agli investitori un attraente rendimento totale; lo fa investendo in titoli immobiliari globali quotati con forti fondamentali, offrendo un reddito sostenibile e un potenziale di dividendo progressivo.
Sappiamo che le città non sono tutte create allo stesso modo. Ci sono certe città che nel futuro saranno sicuramente più forti ed importanti di altre. Ma, all’interno di questo discorso, ci sono sicuramente elementi del settore immobiliare che, anch’essi, non sono creati allo stesso modo.
Un’area che sta rivestendo un particolare rilievo, e che viene guardata con interesse, è quella dei centri dati. Sappiamo che la domanda e la creazione di dati è un trend che sta crescendo molto. Infatti, ogni due o tre anni, l’ammontare di dati prodotti attraverso le nuove tecnologie raddoppia.
Questi dati, quindi, necessitano di essere ospitati e trasferiti attraverso i centri dati. Questi ultimi, a loro volta, necessitano di essere localizzati sia all’interno che alla periferia delle città più forti ed importanti.
Quel che si osserva è una domanda molto forte da due industrie in particolare. La prima è l’industria del gioco d’azzardo; la seconda, quella che fa riferimento all’HFT, cioè il trading ad alta frequenza, o High Frequency Trading.
C’è una marcata riduzione nella latenza della risposta tra due computer, e c’è la necessità di avere a disposizione le super-autostrade dell’informazione. Queste sono le istanze che stanno guidando la domanda di dati. Di logica conseguenza, bisogna essere posizionati nelle città più grandi ed importanti. Ma, come evidenziato, bisogna essere posizionati all’interno dei settori che contano, e che conteranno, nelle città del futuro.
