MIFID2 e modelli comportamentali di gestione | ProfessioneFinanza

Intervista a Eugenio De Vito, ceo & partner 4Timing sim. La MIFID2 affrontata attraverso l’analisi dei modelli comportamentali di gestione. Perché la nuova direttiva non è solo regole, ma offre anche la soluzione a diverse problematiche.

L’alpha del consulente emergerà quando il consulente sarà in grado di agire su ciò che è veramente controllabile.In parte si tratta dei costi; l’altra parte è rappresentata dagli errori comportamentali.

Nel controllo dei costi, basta sostituire dei prodotti finanziari. Per i bias comportamentali, il consulente deve essere coadiuvato da dei modelli gestionali. Questi devono essere sì innovativi, ma soprattutto finanza comportamentale compliant. Questi  modelli devono aiutarlo a disciplinare il percorso finanziario del proprio cliente. In questa maniera si affrancherebbe dagli rorrir comportamentali che ne comprometterebbero inevitabilmente i risultati.

I modelli gestionali non nascono per battere i mercati finanziari nel lungo periodo. Servono per crescere in maniera più costante, per domare la volatilità. In caso contrario, il cliente continuerebbe a comprare solo dove i emrcati sono all’apice, a causa dei bias comportamentali.

Nel viaggio del consulente, la meta reale non è la destinazione, cioè il rendimento di medio-lungo periodo. Ma lo è il viaggio stesso, cioè come si è arrivati, come si è pervenuti ad un rendimento soddisfacente nel medio lungo periodo. Se non farà così, il consulente rischierà di perdere la maggior parte di clienti per strada.

Strategie innovative, condivise, personalizzabili da parte del consulente; l’intento è quello già detto: contenere il drawdown dei mercati finanziari in maniera importante. Questo permette di quantificare il valore aggiunto (alpha) del consulente in termini di rendimento aggiunto.

MIFID2 ed i consulenti

Il consulente deve far convergere il rendimento del singolo cliente verso il rendimento dei mercati finanziari di lungo periodo. Quindi, aderire ancora di più ai precetti di MIFID2. Il più importante di questi è di essere sempre più adeguati rispetto alla tolleranza al rischio del cliente. MIFID2, per una volta, intesa come capacità di sopportare le perdite sul patrimonio che non inficino la sussistenza finanziaria del cliente stesso.

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