Tasse. Cosa succederebbe se tutti smettessero di pagarle? | The Infographics Show

Tasse. Croce (molto) e delizia (ben poco) dei contribuenti in tutto il mondo. Tutti sappiamo che dobbiamo pagare le tasse… ma perché? Lo spiega bene The Infographics Show in questo video.

Una domanda che esce spesso dalla bocca dei contribuenti frustrati è: che cosa ha mai fatto il governo per me?Beh, facciamo una lista.

  • strade pubbliche;
  • scuole gratuite;
  • una forza di polizia;
  • biblioteche;
  • musei;
  • reti elettriche e idriche;
  • rappresentanza legala d’ufficio;
  • …e molto altro.

E riguardo a quelle cose per cui non si vuole che i politici spendano soldi? Tipo l’enormità di armamenti; gli imperi immobiliari; gli esperimenti clandestini; gli stipendi gonfiati per l’elite politica; le spese gonfiate per la medesima elite; la previdenza sociale e la privacy manipolate.

Cosa succederebbe se le persone smettessero di pagare le tasse? Anarchia? Utopia? Niente di tutto ciò? Cosa è successo nelle Nazioni dove si è resistito all’imposizione di tasse inique?

Se tutti si rifiutassero di farlo, ci sarebbe un effetto a cascata e ci si ridurrebbe ad una sorta di “legge della giungla”? Oppure… rimarrebbero leggi a cui obbedire? Senza tasse non ci sarebbero politici… ma neanche la polizia, i tribunali, i giudici. Chi farebbe applicare le leggi?

Sarebbe possibile, nei nostri tempi, una vita dove le persone decidessero di vivere senza tasse e, dunque, senza governo? Sarebbe evoluzione o devoluzione? Tranquillità o caos? Bisogna esaminare la questione come qualunque altra di cui deve rispondere il governo. In ultima istanza, il governo deve andare dietro alle esigenze della popolazione, come è accaduto, per esempio, con il matrimonio tra individui dello stesso sesso.

Anche per le tasse, il governo dovrebbe adattarsi al volere della gente, anche se questo volesse dire la sua fine, dato che senza tasse non c’è un governo di sorta. E’ un problema spinoso… ma i politici dovrebbero essere qui per questo, per maneggiare questi problemi.

Cosa accadrebbe?

Ai cittadini che non volessero pagare le tasse sarebbe offerto qualche tipo di compromesso. I gruppi di protesta verrebbero individuati, e le loro richieste ascoltate. Un taglio delle tasse verrebbe, e dovrebbe essere introdotto, per calmare i più facinorosi. E, più gente decisa ci fosse, più questi tagli dovrebbero essere ampi, in modo da essere resi attraenti al maggior numero possible di persone.

Ma se la gente non si facesse “corrompere” da niente, ad un certo punto il governo dovrebbe “giocare sporco” prima di arrendersi.

I principali responsabili dei movimenti “no tax” verrebbero individuati, i loro conti correnti congelati ed i loro possedimenti confiscati. Potrebbero persino essere presi in custodia, ed accusati di terrorismo. Il Presidente, o il Primo Ministro, andrebbero in TV a parlare alle persone. Verrebbe stampato molto più denaro, ed il prezzo dell’oro andrebbe alle stelle.

Ma tutto questo sarebbe particolarmente inusuale, e non ci sono possibilità che accada. In America, dove la gente sa che le tasse servono per quanto detto prima, e per soddisfare altri servizi di base, non succederebbe niente.

Ma, se capitasse, con tutte le armi che ci sono a giro, mantenere la legge e l’ordine sarebbe un bel problema. Un voto per non pagare le tasse è un voto per l’anarchia, ed una società civilizzata si è evoluta per abbandonare l’anarchia. Quindi, che un qualsiasi movimento possa arrivare a questo punto è davvero poco probabile.

Chi sarebbe colpito?

Soprattutto giovani e vecchi; non avrebbero scuole pubbliche e pensioni. Quindi, il peso del sostentamento delle vecchie generazioni e dell’educazione delle nuove ricadrebbe interamente sulla società stessa.

Non ci sarebbe più un servizio pubblico d’informazione, ma solo servizi privati, a pagamento, che chiaramente indirizzerebbero l’informazione dove volessero. E le fake news fiorirebbero anche più di adesso.

Gli aiuti internazionali si fermerebbero, e le relazioni internazionali ne soffrirebbero in maniera fatale. La sanità pubblica scomparirebbe. L’economia si avviterebbe in un caos finanziario totale.

L’ordine e la legge sarebbero applicati da gang mafiose, o forse le persone si farebbero le regole da sole, o in piccoli gruppi.

Chiaramente, figure carismatiche emergerebbero dal coso, e reclamerebbero il potere. La società umana, purtroppo, opera così: dividi e conquista.

Anche la sicurezza nazionale sarebbe colpita, visto che altre nazioni sarebbero tentate di invadere quella che non avesse più un governo, per appropriarsi delle sue risorse e dei suoi asset. E non ci sarebbe resistenza, senza governo e senza esercito.

Gli esempi storici

E’ già accaduto. La Rivoluzione Francese è scoppiata perché le classi più basse erano stufe di pagare le tasse; la Rivoluzione Americana è scoppiata perché la tassa sul tè era ritenuta iniqua.

Quindi, forse, una correzione ed un aggiustamento delle tasse sono salutari perché una società possa evolversi. Il governo deve capire quando il popolo è pronto a rivoltarsi, e deve aggiustare il tiro sulle tasse in maniera appropriata. In pratica è un tira e molla, dove la situazione deve essere monitorata sia dalle persone che dal governo che queste esprimono col voto. La società individua l’area di tasse tollerabile dal popolo, ed il governo opera entro quel limite.

Conclusioni

Sebbene nessuno ami pagare le tasse, si sa che non c’è molto da scegliere su quest’argomento. In ogni caso, si può scegliere come educarsi nello spendere il denaro. L’unico modo di diventare e di rimanere benestanti è di avere una buona gestione dei soldi.

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