Mercati finanziari. Parla Marco Piersimoni di Pictet Asset Management Italia, una delle più grandi banche private svizzere e uno degli asset manager indipendenti leader in Europa.
I temi che stanno caratterizzando il mese di dicembre sui mercati finanziari sono tre. Il referendum costituzionale e i recenti eventi che hanno visto al centro la Banca Centrale Europea e la Fed.
A pochi giorni dalla preferenza espressa dagli elettori, implicazioni politiche a parte, l’effetto sui mercati è già stato nullo ed assorbito. Complice è stato il margine di sicurezza ritagliato dai mercati finanziari, i quali hanno scontato la vittoria del no da settimane, se non mesi. Vige anche una calma valutaria.
Dalla BCE si attende un prolungamento del quantitative easing (poi realmente avvenuto). [Si è deciso di prolungare fino a dicembre 2017, e di diminuire gli acquisti a 60 miliardi di euro/mese [NDR]]. Sicuramente si è preferito tenere aperto il QE a lungo, con ammontari minori. In concomitanza sono in discussione alcune manovre tecniche che riguarderanno le regole degli acquisti. Su questi temi ci sarà probabilmente ancora da attendere.
Per quanto concerna la FED, oramia il mercato sconta pienamente il rialzo di dicembre. Poi due rialzi nel 2017. La curva obbligazionaria ormai abbraccia in pieno il sentiero dei tassi di interesse previsti dalla FED stessa. Quindi, alcune evidenze indicano che, negli Stati Uniti, le condizioni finanziarie si sono ristrette in maniera importante. Rialzo di 50 punti base dei tassi, e rafforzamento del dollaro. Sarò nell’interesse della FED non voler creare ulteriori turbolenze. sul mercato obbligazionario.
Il 2017 sarà l’anno della verifica della nuova amministrazione. I mercati finanziari si sono comportati come se l’effetto della “Trumpnomics” (stimolo fiscale importante con ripresa delle infrastrutture e taglio delle tasse a famiglia ed aziende) sia giù in atto. Ciò è evidente dalle performance settoriali. e delle obbligazioni- Settori ciclici molto sovraperfomanti rispetto a quelli difensivi. Il mercato è sicuro che la Trumpnomics verrà fatta, se non che sia addirittura già in atto.
Quando il mercato è assolutamente certo, bisogna dubitare. Non cavalchiamo più i ciclici, ma ci attendiamo stabilizzazione. Il 2017 sarà l’anno della svolta. Da mercati ordinati dalle banche centrali si passerà all’attenzione sulla politica fiscale. L’ordinato svolgimento di questo testimone sarà il tema dominante del prossimo anno.
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