Mercati emergenti. Il 2017 dipende molto da Trump

Il 2017 dei mercati emergenti? Dipende molto da Trump

Come sarà il prossimo anno per i mercati emergenti? Quanto influiranno le politiche messe in atto dalla nuova presidenza statunitense? In esclusiva per AdvisorOnline, la view di Antoon De Klerk, portfolio manager di Investec Asset Management.

Temi

Se pensiamo ai temi di cui Trump ha parlato maggiormente, troviamo la politica commerciale. Su questo è stato molto specifico, concentrandosi sulla necessità di difendere l’industria manifatturiera statunitense, con obiettivi polemici altrettanto specifici.

Nazioni

Il dito è puntato contro Messico, Cina e Corea del Sud. Se la Cina si muovesse più di quanto ha già fatto per anticipare una possibile guerra commerciale con gli Stati Uniti, sarebbero brutte notizie per tutti. Il congelamento dei rapporti commerciali Cina-Usa, che devo dire non è lo scenario più probabile, ma è possibile. Se pensiamo a un futuro in cui la Cina continua a svalutare il remimbi, e gli Usa mettono in atto tariffe difensive nell’ordine del 30-40%, l’effetto sarebbe estremamente negativo per la crescita globale. Dobbiamo essere molto chiari su questo. E’ lo scenario più rischioso, non il più probabile. Ma certamente è da tenere in considerazione. Questo per quanto riguarda la politica commerciale.

Stimolo fiscale

Un punto centrale del programma di Trump è lo stimolo fiscale. Cosa significa? La volontà è quella di tagliare le tasse per le aziende in America. Spendere un trilione di dollari nei prossimi 10 anni, una grossa somma. Questo va bene, e promette di aiutare la crescita negli Stati Uniti. Il mercato obbligazionario statunitense si sta muovendo in forza di questa previsione. Per i mercati emergenti non è una cattiva notizia. Una maggiore crescita negli Stati Uniti significa un apprezzamento delle commodity e un miglioramento delle condizioni commerciali a favore dei mercati emergenti. Pensiamo a Brasile e Sudafrica o Indonesia. La maggioranza del loro export è incentrata su commodity. Una maggiore crescita negli Stati Uniti è una notizia positiva in termini di esportazioni, valuta, current account, bilancia commerciale.

Scenario

C’è uno scenario che dobbiamo tenere in considerazione concludendo. Il cosiddetto “bomba scenario”, di cui moltissimi commentatori si stanno occupando. Questo prevede che dopo essersi insediato, Trump si concentri sulla politica fiscale e su qualche azione di commercio globale. Uno stimolo fiscale potente e di breve termine, avrebbe l’effetto semplicemente di spingere la curva dei rendimenti in alto. Rendendo i prestiti molto più onerosi rispetto ad ora. Poi tutto si bloccherebbe perchè risulterà chiaro che i problemi che fanno capo ho una stagnazione di portata secolare non possono essere risolti da Trump.

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