Lehman Brothers. A dieci anni dal crollo: risparmiatori più tutelati? | Moneyfarm Italia

Cosimo Pastore intervista Paolo Galvani, Presidente e Co-fondatore di Moneyfarm, a dieci anni dal collasso di Lehman Brothers.

A dieci anni di distanza ci si interroga ancora se il fallimento di Lehman Brothers potesse essere evitato, ma è inutile guardarsi indietro; piuttosto, vale la pena chiedersi se il sistema sia cambiato e se i risparmiatori oggi siano maggiormente tutelati. I conflitti d’interesse fra banche e banche, fra banche e regolatori, fra banche e politica, sono davvero scomparsi? E quelli tra intermediari e risparmiatori?

Furono giorni davvero terribili per gli addetti ai lavori, ma soprattutto per i risparmiatori, incapaci di affrontare una situazione  difficilmente prevedibile. Ma oggi i mercati sono cambiati rispetto ai 10 anni fa?

La verità è che il sistema di regole si è comunque rafforzato, sia a tutela della stabilità dei mercati che a tutela dei risparmiatori. Forse il tema centrale di tutto, per quanto riguarda i risparmiatori è l’attenzione verso la consulenza, e a livello giuridico è diventato centrale nell’offerta del servizio. Altra considerazione da fare è che la tecnologia, da questo punto di vista, ha in qualche modo sfruttato questo momento di crisi per creare dei nuovi modelli. Il robo advisor, ovverosia questo nuovo modello di consulenza digitale a basso costo per tutti, è un po’ il risultato di questo.

Possiamo quindi dire che i robo advisor siano quindi un’eredità positiva della crisi?

Diciamo che la necessità del risparmiatore è evoluta, e quindi si è allineata un po’ con un sentire comune a livello di mercato, ovvero sia la ricerca di maggiore trasparenza, di maggiore fruibilità delle informazioni ed di costi contenuti.

Anche perché oggi la tecnologia, come diceva, permette a chiunque, per esempio, di monitorare il proprio portafoglio in qualsiasi momento ed ovunque si trovi.

È proprio così. È una sfida, per quanto riguarda la finanza, di adeguarsi al livello di servizi, di tutti gli altri servizi che sono presenti sul mercato, e di cui i consumatori fruiscono, e quindi è proprio un bisogno di rendere le cose semplici e fruibili in ogni momento.

Ma oggi, come può un risparmiatore farsi trovare preparato di fronte ad una nuova eventuale crisi finanziaria?

Diciamo che di crisi potrebbero essercene ancora, magari non così gravi,ma fanno parte del sistema finanziario. Quel che è certo è che è importante costruire una strategia che riesca a gestirlo, questo rischio.

Anche perché dopo il crack di Lehman Brothers, mentre l’economia ci ha messo un po’ a riprendersi, le borse dal 9 marzo del 2009 hanno iniziato una fase rialzista che dura ancora oggi.

È così. È molto probabile che chi in quel momento aveva degli investimenti, se ha costruito una strategia di medio termine con una diversificazione di investimento adeguata, molto probabilmente è riuscito ad assorbire quelle perdite, ed anche a fare dei significativi guadagni. Chiaro che una consulenza a fianco è fondamentale nella costruzione di strategie di questo tipo.

Mi sembra di capire che diversificare significa quindi ridurre il rischio.

La diversificazione, assieme ad un orizzonte temporale di medio lungo termine sono, diciamo, i due strumenti che permettono alle persone di navigare all’interno delle turbolenze dei mercati finanziari, che sono naturali in questo tipo di attività.

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