Italia e UE. Confronti e scontri: un’analisi delle future relazioni | Euronews

La crisi diplomatica con la Francia è rientrata ma, secondo un analista, la vicenda Aquarius potrebbe aprire una stagione di confronti aperti tra l’Italia, gli altri Paesi e con l’UE… Euronews approfondisce la questione.

Introduzione

Italia e Francia amiche come prima? Forse si forse no.

Euronews ha incontrato Mario Telo’, professore di relazioni internazionali presso l’Università Luiss e la libera università di Bruxelles, per commentare la conferenza stampa a seguito dell’ incontro tra il presidente francese Emmanuel Macron e il premier italiano Giuseppe Conte.

L’incontro stava per saltare a causa delle tensioni scaturite dalla critiche mosse dall’Eliseo circa la decisione dell’Italia di chiudere i porti all’attracco della nave Aquarius, con a bordo 630 migranti.

La crisi diplomatica che avrebbe portato ad un deterioramento delle relazioni tra due partner storici sembra essere stata superata; il tema dell’immigrazione resta, comunque, un nodo chiave nei futuri rapporti tra l’italia e il resto d’Europa.

Professore, durante la conferenza stampa il premier Conte ha affermato che sull’immigrazione c’è pieno accordo tra Italia e Francia. L’Italia, però, da tempo chiede una riforma del sistema europeo d’asilo, che finora secondo la Francia non era necessaria. Dopo le dichiarazioni di venerdì di Macron possiamo sperare in un cambiamento di posizione?

“Io vedo due concessioni forti da parte di Macron: una è quella circa la revisione radicale del regolamento di Dublino e la seconda è che finalmente Macron non si limita solamente a distinguere tra rifugiati accoglibili e i migranti non accoglibili: ha capito che si tratta della grande sfida della politica europea dell’immigrazione”.

“Quindi cosa possiamo aspettarci dalla Francia di Macron al prossimo Consiglio europeo, dove si discuterà della riforma del regolamento di Dublino?”

“Non so bene se l’accordo si tradurrà in un successo del Consiglio europeo; ci sono le premesse perché di qui alla fine dell’anno un negoziato serio si faccia anche con la Spagna e altri paesi interessati per una proposta nuova in politica europea dell’immigrazione dell’asilo”.

Cosa vedremo nei prossimi mesi? Le relazioni diplomatiche, ad esempio con la Francia, possono considerarsi ristabilite, oppure ci dobbiamo preparare a dei confronti, anche duri, tra l’Italia e le maggiori potenze europee?

“Credo che nei prossimi mesi assisteremo a degli alti e bassi tra due tendenze. Da una parte lo scontro e la tensione, come abbiamo visto in questi giorni, e dall’altra parte la capacità del contesto europeo e delle istituzioni europee di costruire compromessi. Gli interessi comuni sono un dato di fatto, ed è interessante che anche un governo a base populista si renda conto che ha bisogno di più Europa”.

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