Intervento integrale del Presidente Carlo Bonomi all’Assemblea Generale Assolombarda 2019

Assemblea Generale di Assolombarda – Teatro alla Scala, Milano 3 ottobre 2019. Parla il presidente Carlo Bonomi, in un discorso apprezzato da tutti.

Un fragoroso e lungo applauso al presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto al Teatro alla Scala di Milano l’assemblea generale 2019 di Assolombarda a cui partecipano i protagonisti del panorama imprenditoriale e istituzionale italiano. Il presidente Mattarella, il presidente del consiglio Giuseppe Conte, la presidente del Senato Alberti Casellati sono stati accolti dal presidente di Assolombarda Confindustria Milano e Monza-Brianza-Lodi Carlo Bonomi, e dal sindaco di Milano Beppe Sala. Prima dell’avvio dei lavori Bonomi ha ricordato Giorgio Squinzi, patron di Mapei e già presidente di Confindustria, scomparso nel pomeriggio di mercoledì all’ospedale San Raffaele di Milano. In apertura il saluto del sindaco di Milano Giuseppe Sala e del vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala. «Se c’è da lavorare lavoriamo, ma dateci ascolto», ha detto il sindaco chiedendo l’autonomia senza farla diventare una battaglia di partito.

Modello Milano

«Per la stabilità delle istituzioni nazionali e la positività del rapporto con l’Europa e con il mondo lei è stato un’ancora di salvezza per il mondo imprenditoriale milanese e lombardo», ha esordito il sindaco rivolgendosi al presidente della Repubblica: «Milano è una sorta di anticipazione del futuro. Chi vuole vedere come sarà l’Italia fra dieci anni deve venire qui. È il ’modello Milano’, capace di coniugare impresa e ricerca, di attirare investimenti esteri ma anche di realizzare “misure inclusive” dal punto di vista sociale». Adesso all’Italia «serve una visione, un piano che dia l’idea di un Paese capace di valorizzare le sue qualità».

Innovazione e digitalizzazione

«La digitalizzazione è fondamentale nel rapporto con i cittadini – ha sottolineato Fabrizio Sala – Abbiamo un piano anche per le imprese: l’innovazione va perseguita mettendo insieme pmi, centri di ricerca e istituzioni».

Parola poi al presidente Bonomi che ha toccato tutti i temi caldi dell’attualità economica italiana.

Appello alla politica

 

Le urne europee hanno decretato la sconfitta del sovranismo e il Governo deve assecondare la nuova Europa. Al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, Carlo Bonomi chiede una manovra di discontinuità profonda. «Stupiteci – dice nel suo discorso – L’Italia ha una nuova occasione in Europa. Ora sta alla politica capire e cogliere le occasioni offerte da un nuovo quadro internazionale, identificando con chiarezza il nostro ruolo e i nostri interessi».

Cuneo fiscale

Nel suo discorso rivolgendosi proprio al Capo dell’esecutivo chiede di «far scendere deficit del debito», ma anche di riavviare «i cantieri di Tav, gronda di Genova, Alta velocità e passante dell’A1 a Bologna. E anche di abbattere il cuneo fiscale a favore dei lavoratori ma per 14 miliardi e non 2».

Contante

Bonomi chiede di non tassare il contante perché «chi lo usa per evadere non lo deposita in banca».

Automotive

Il presidente di Assolombarda vorrebbe poi che Palazzo Chigi avocasse a sé il dossier Automotive.
«La crisi dell’automotive può diventare la vera crisi industriale dell’Italia. Il pericolo viene dagli investimenti asiatici in altri paesi europei sulle tecnologie per trazione ibrida e full electric. Il settore, forte anche in Brianza, conta 6mila imprese e 93 miliardi di valore della produzione oltre al 6% del pil».

Futuro

Gli altri temi trattati sono la filiera-futuro,giovani, donne, tecnologia e sostenibilità: «Basta furti di futuro ai giovani. Vogliamo imprese in cui lavorino insieme più over 65enni e più under 35enni. Dobbiamo pagare di più i giovani». Respinta l’idea del salario minimo rimandando al confronto con i sindacati il problema. «Dobbiamo fare meglio – ha detto Bonomi – contro le morti sul lavoro. Lo stato deve impegnarsi di più ma nelle nostre imprese dobbiamo fare meglio per la formazione diffusa».

Fisco

«Non diteci che volete tassare merendine e biglietti aerei per finanziare il buco contributivo di Alitalia», ha detto parlando del fisco e chiedendo «di recedere da quota 100 e reddito di cittadinanza e di convogliare le risorse verso altre politiche». Poi la stoccata a Matteo Salvini: «Non si guida un paese da un balcone o da una spiaggia».

Una nuova Italia

«Non sarà la spesa pubblica decisa dalla politica a salvarci, ma uno Stato diverso – ha detto – L’indifferenza verso decisioni pubbliche è un lusso che non ci possiamo più permettere. O costruiamo un’Italia nuova e più giusta, oppure il Paese non sarà capace della svolta civile ora più che mai necessaria. Diamo vita a un nuovo, grande e condiviso anelito civico e di cittadinanza. Non c’è un Nord e un Sud, non c’è industria contro servizi, non ci sono grandi contro piccoli. Restituiamo all’Italia, tutti insieme, dignità e orgoglio. “Dobbiamo riscoprire una nuova stagione dei doveri”», ha concluso Bonomi citando Aldo Moro.

L’intervento integrale del Presidente Bonomi è disponibile qui.

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