L’inflazione riduce il potere d’acquisto dei tuoi risparmi nel tempo. Ecco perché è sbagliato risparmiare senza investire. Un video facile ed esplicativo di Moneyfarm.
In macroeconomia questo fenomeno (dal latino inflatio «enfiamento, gonfiatura», derivato da inflāre «gonfiare») è l’aumento prolungato del livello medio generale dei prezzi di beni e servizi in un dato periodo di tempo, che genera una diminuzione del potere d’acquisto della moneta.
L’inflazione è, quindi, la variazione del prezzo dei beni di consumo nel tempo. Essa, pian piano, riduce il valore di acquisto dei risparmi. Questo fenomeno dovrebbe essere uno degli aspetti chiave da gestire il proprio patrimonio da parte di un risparmiatore. Con un’inflazione al 2,5%, infatti, si può perdere 1/5 del patrimonio in soli pochi anni. Un incubo, che trasfroma il risparmiare senza investire in un gioco a perdere.
Il modo migliore per contrastare l’inflazione è iniziare ad investire; anche solo piccole somme, ma con costanza. Può sembrare tedioso, ma ha molti lati positivi. Se, ad esempio, si aggiungono al proprio capitale iniziale 150 euro al mese, si potrebbe avere una nuova cucina in soli 3 anni. Oppure, in 5 anni, un viaggio da sogno alle Hawaii. In 15 anni, magari una nuova automobile. In 20 anni, una nuova casa, una pensione integrativa, un fondo per i figli, un viaggio intorno al mondo, od anche uno yacht.
Tutto questo, però, a patto di smettere di sognare ed iniziare, invece, ad investire.
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