Finanza. Il ruolo della superficialità negli investimenti | Segreti Bancari

Tra i quattro indizi che indicano se un tuo investimento è o sarà un disastro, uno in particolare non viene mai preso in considerazione: la SUPERFICIALITÀ. A cosa possa portare questo atteggiamento in finanza, lo svela Segreti Bancari.

Dopo costi, contesto ed emozioni, ecco l’ultimo indizio che svela il potenziale disastro di un portafoglio, presente o futuro. la superficialità.

Ma cosa si intende?

Per superficialità (che, per inciso, coinvolge il 99% degli investimenti indipendenti) si intende quando si acquista qualcosa solo perché si crede che possa (o debba, molto peggio, andare bene). O perché ce l’ha detto l’amico… o perché ce l’ha detto l’esperto. Anche, magari, perché la banca fa molta pressione affinché lo si acquisti. Od anche solo perché ne parlano tutti (tipo il bitcoin fino a dicembre 2017, ndr.).

Moltissime persone, per esempio, comprarono i titoli hi-tech a marzo del 2000, quando scoppiò la bolla delle dot.com. La motivazione era che si voleva fare parte di quell’ondata di rialzo che, inevitabilmente, ci sarebbe stata ma che, ovviamente, non si è verificata.

Essere superficiali vuol dire, come diceva Alan Friedman, investire con lo specchietto retrovisore. Questa espressione vuol dire che ci si fa abbagliare dalle performance passate. Il più delle volte un investimento diventa di moda quando ha reso tanto. Ma, sconosciuto ai più, esiste un fenomeno matematico-statistico che si chiama “ritorno alla media”, evidente in mercati che si muovono, sempre, dall’alto al basso e viceversa. Quindi, se si compra dopo un periodo prolungato di rialzi, è probabile che questa performance eccezionale venga corretta da performance deludenti.

Cosa bisogna fare?

Mai essere superficiali, quando si scelgono degli investimenti. Se lo si fa, si seminano i germi di un futuro disastro finanziario.

Altri post che potrebbero interessarti

Ottimizzato da Optimole