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Brexit: rischi e opportunità per il marketplace lending | Borsa del Credito

Brexit inizia oggi. Che impatto avrà sul marketplace lending? Il punto dell’Ufficio Studi di BorsadelCredito.it, start up italiana di peer to peer lending per le PMI.

Brexit: inizia l’addio all’UE

Nella notte del 28 marzo, il primo ministro del Regno Unito, Theresa May, ha firmato la richiesta formale di lasciare l’Unione Europea. Una lettera che oggi 29 marzo è stata consegnata dall’ambasciatore UK presso l’UE, Tim Barrow, a Donald Tusk, il presidente del Consiglio Europeo. È questo l’ultimo passaggio necessario ad attivare l’articolo 50 del Trattato di Lisbona, che regola l’uscita di uno Stato membro dall’Unione. Un fatto epocale. Il processo durerà due anni. Alla fine i rapporti tra britannici ed europei saranno ridefiniti. Non si sa ancora se in senso “soft”, con un canale privilegiato riguardo alla circolazione di merci e persone, seguendo il modello norvegese, o “hard”, con Londra che dovrà confrontarsi con l’Ue come un qualsiasi membro del WTO.

Brexit: conseguenze sul PIL

Quale impatto avrà Brexit sull’economia e la finanza? Secondo il Ceps, “per i 27 stati membri le perdite sono per lo più irrisorie. Per il Regno Unito sono davvero importanti, dieci volte maggiori in percentuale sul PIL.” Più in particolare, per l’Ue l’impatto si attesterebbe tra lo 0,11% e lo 0,52% in 10 anni. Per il Regno Unito invece il calo oscillerebbe tra l’1,31 e il 4,21%, con punte di 7,5% se dalla City dovessero fuggire anche le multinazionali.

Brexit: conseguenze sul marketplace lending

Le opinioni sono controverse. Secondo alcune fonti, come Pymnts.com, le fintech britanniche saranno penalizzate. Tra queste, ad esempio, piattaforme come Funding Circle, specializzata nei prestiti alle PMI, che sta cercando di sviluppare la sua operatività in Europa.

Ma non tutti la pensano così. A cominciare da James Meekings, che di Funding Circle è il managing director e fondatore. “Il clima era già turbolento prima della Brexit”, ha detto a Bloomberg. La società aveva già iniziato le sue operazioni in molti Paesi d’Europa prima della perdita del “passaporto”, dovendosi uniformare alle molteplici regolamentazioni nazionali. E poi c’è Eileen Burbidge, tra le figure più influenti del venture capital, che crede che la maggior parte delle società fintech non ha bisogno della libera circolazione dei servizi per operare in Europa.

Brexit: opportunità per l’Europa

Città come Parigi o Berlino potrebbero avere molto da guadagnare da Brexit. Per Guido Rosa, il presidente dell’associazione italiana delle banche estere, anche Milano. Il capoluogo lombardo potrebbe diventare la nuova City del Sud Europa, se non di tutta l’Europa. E il marketplace lending potrebbe essere il volano di questa trasformazione.

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