Come si svilupperanno le città intelligenti nel XXI secolo? Ivo Weinöhrl, di Pictet Asset Management, ci offre le sue opinioni sul futuro dell’ambiente urbano.
In poche parole, una città intelligente migliora la qualità della vita dei suoi cittadini e assicura che la tendenza di urbanizzazione in corso sia sostenibile. Lo fa avendo la capacità di raccogliere, aggregare e analizzare i dati generati dal nostro mondo sempre più tecnologico e connesso, e quindi applicare quelle intuizioni alla nostra vita quotidiana per risolvere le sfide che l’attività umana genera.
Per gestire popolazioni in rapida crescita, le città di tutto il mondo dovranno adattarsi per proteggere il benessere umano e ridurre il nostro impatto ambientale. Perché ciò accada, dovremo renderli più intelligenti. Queste sfide genereranno un’abbondanza di opportunità di investimento in un’ampia gamma di settori. Le aziende attive nel settore della mobilità e dei trasporti, delle infrastrutture, degli immobili, della gestione sostenibile delle risorse o dei servizi rivolti agli stili di vita urbani, hanno tutti un ruolo nel sostenere questa trasformazione.
Due parole: sviluppo demografico. La popolazione mondiale sta crescendo a un ritmo rapido, e allo stesso tempo le persone si stanno trasferendo in città per migliorare le loro opportunità o a causa del cambiamento degli stili di vita. L’impulso è particolarmente forte nel mondo in via di sviluppo, dove vedremo i tassi di urbanizzazione convergere verso quelli nel mondo sviluppato nei prossimi 30 anni. Le infrastrutture tradizionali diventeranno semplicemente insufficienti per supportare questo afflusso di persone. Citigroup stima che entro il 2030 occorreranno investimenti per 2,1 miliardi di dollari all’anno per trasformare 4 miliardi di esseri umani in città e comunità sostenibili.
Sì, lo sono, ma allo stesso tempo devono affrontare una pressione significativa per agire su più fronti. Da un lato, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti dall’ONU nel 2015 mirano ad affrontare alcune delle nostre maggiori sfide entro il 2030 e l’Obiettivo n. 11 si occupa specificamente di garantire che le città siano inclusive, sicure, resilienti e sostenibili. Questo condurrà l’agenda politica globale e gli investimenti nel prossimo decennio. Allo stesso tempo, le persone di tutto il mondo chiedono sempre di più una migliore qualità della vita per sé e per i propri figli – dall’aria che respirano per accedere a un’assistenza sanitaria più efficiente. Ma data la mancanza di liquidità in eccesso nei bilanci pubblici, una grande parte degli investimenti in “smart city” dovrà provenire da partenariati pubblico-privato o direttamente dal settore privato. E questo sta già accadendo. Abbiamo un grande esempio a New York, dove la trasformazione di cabine telefoniche in disuso in una rete cittadina di chioschi Wi-Fi super-veloci e gratuiti è stata finanziata vendendo pubblicità su schermi posizionati sopra i chioschi.
Vediamo tre segmenti di investimenti promettenti per il tema:
Tutte e tre queste categorie ospitano modelli di business innovativi la cui crescita e successo saranno alimentati dall’espansione della popolazione e dall’obiettivo generale di migliorare la qualità della vita delle persone.
