Kairos al Salone del Risparmio 2019

Amir Kuhdari, Head of Sales Asset Management, insieme ai gestori Rocco Bove e Massimo Trabattoni, presenta le novità della Frontiera di Kairos dal punto di vista commerciale, offrendo un’analisi approfondita dell’attuale contesto di mercato e dei possibili scenari futuri.

Il consueto appuntamento con la conferenza di Kairos alla decima edizione del salone del risparmio ha visto quest’anno al centro della discussione il difficile equilibrio tra opportunità ed orizzonte temporale, una riflessione necessaria dopo un 2018 caratterizzato da un insolito andamento negativo di tutte le asset class. Amir Kuhdari, head of sales asset management, ha colto l’occasione per presentare le novità della Frontiera di Kairos dal punto di vista commerciale, e i prodotti in cantiere, due progetti per due fondi a scadenza che verranno lanciati nella seconda metà dell’anno.

“Abbiamo messo infatti in cantiere due prodotti, dove sia l’opportunità di investimento che l’orizzonte temporale sono ben definiti e ben chiari, cioè di fatto sono dei prodotti chiusi, dei prodotti dove c’è una scadenza, e quindi abbiamo reso un po più vicino al bond, all’obbligazione, che un qualcosa che il cliente finale comprende, lo abbiamo reso, diciamo, l’abbiamo calato sul fondo. Qualcuno li chiama “fondi target”… non abbiamo inventato nulla, nulla di nuovo. Però abbiamo cercato di trovare, diciamo, opportunità diverse con anche orizzonti temporali diversi”.

Non sono i mercati a doversi adeguare al nostro pensiero, ma è il nostro approccio a dover essere guidato da market timing, dal kairos, ovvero il momento opportuno, principio fondamentale da sempre alla base del gruppo, ha commentato Massimo Trabattoni, responsabile del desk azionario italia che, insieme a Rocco Bove, responsabile del desk obbligazionario, ha offerto un’analisi approfondita dell’attuale contesto di mercato, ipotizzando possibili scenari futuri.

“Siamo passati da una fase di normalizzazione in un mondo che cresceva, alla fase di normalizzazione, con un mondo che ha iniziato a dare i primi segni di rallentamento. E ancora una volta, però, il barometro cioè la cartina di tornasole, arriva dal mondo obbligazionario. Chi sono stati i primi a soffrire di questo? Ricordate l’anno scorso? Gli emergenti. La prima lampadina che ha iniziato a lampeggiare forte sono stati gli emergenti”.

“Finiamo anche sul mercato italiano… voi andate a vedere che dalla fine giugno del ’17 cambia completamente la performance settoriale. Inizia la sottoperformance che dura fino all’autunno scorso, fino al famoso ottobre dell’anno scorso, sottoperformano le utilities, e tornano a performare ciclici, banche, quei settori più tradizionalmente equity”.

Quindi è il momento giusto per un prodotto target bond, che si propone di accompagnare il cliente ad investire la liquidità. E’ un prodotto Eltif, che veicola gli investimenti verso le piccole e medie imprese e sostiene così l’economia italiana. Questi saranno dunque i nuovi tasselli disponibili nella gamma prodotti di Kairos, lanciati per affrontare questo 2019 in attesa di una crescita più virtuosa.

“Cerchi di cancellare il rischio del mark-to-market perché lo cancelli per definizione; il rischio di mercato viene schiacciato verso lo zero per la struttura del prodotto, e se ha scelto bene il timing, se hai scelto bene il timing… a tre anni, o cinque anni, vai a portarti a casa in un rendimento cedolare quello che era la sommatoria del tuo basket. Di nuovo, non abbiamo inventato nulla. E’ il prodotto più basico in assoluto, ma a volte, soprattutto dopo il 2018, back to basic diventa essenziale”.

“L’investimento più interessante sul mercato italiano è qua, è in queste realtà… sono realtà che spesso presentano delle operazioni più vicine al nostro mondo rispetto a quello del private equity… può essere ad esempio il pacchetto con un lock up, un investimento ponte che faciliti l’approdo poi sul mercato dell’azienda, può essere quindi il convertibile, è soprattutto qualcosa che ci permette di sfruttare un po’ la nostra esperienza sui mercati ed i contatti che potremmo avere con le imprese essendo un po’ una casa che ha un’origine, un dna imprenditoriale”.

Back to basic dunque. Sarà sempre più importante tornare a guardare i fondamentali, senza trascurare regole e disciplina, in vista di un probabile ritorno della componente alfa che premierà con la prima fase di correzione dei mercati.

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