Gran Bretagna. La famiglia reale spende decine di milioni di sterline ogni anno. L'anno scorso, la regina ha speso £ 47,4 milioni in personale ed altro.
Lucio Caracciolo presenta il numero 5/19 di Limes "La questione britannica". Brexit e le sue conseguenze, che saranno ben diverse da quanto ci aspettiamo.
Il rifiuto del Parlamento del piano Brexit di Theresa May ha creato un caos democratico. L'editore di The Economist, Tom Wainwright, spiega come il paese si sia messo in questa confusione, e la soluzione per uscirne.
Hai sentito parlare di Brexit per 3 anni. E sta ancora continuando. Non c'era già un voto? Dove si regge e cosa viene dopo? Cos'è una Brexit "difficile"?
Video Analisi di Filippo Diodovich
www.ig.com/it
Mercati azionari in leggera crescita con un lieve allentamento delle tensioni sul settore finanziario. In prima mattinata i movimenti più interessanti sono stati sul FOREX. Il cambio sterlina/dollaro anche chiamato il cable ha toccato nuovi minimi degli ultimi 31 anni a 1,2757 sulla scia dell'aumento dei timori degli investitori su una prossima decisione del governo di Theresa May di invocare l'articolo 50 del trattato di Lisbona per l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea. Secondo le indiscrezioni il processo dovrebbe incominciare nel primo trimestre 2017. Le nostre aspettative sono ribassiste sul cable con un target di medio/breve periodo a 1,25.
Forte ribasso anche per il cambio sterlina dollaro australiano sceso ai bottom degli ultimi 3 anni a 1,6661. Oggi c'e' stata la prima riunione del consiglio monetario della Reserve Bank of australia guidata dal neo governatore Philip Lowe. Poche sorprese nel meeting con la decisione di lasciare i tassi invariati all'1,5%. Anche per il cambio GBPAUD le nostre prospettive grafiche sono ribassiste.
http://bddy.me/2dxKTg3
Borse incerte senza il DAX, Weekly Express 03/10/2016
Partenza di settimana fiacca per le borse europee orfane del Dax, chiuso per la festa della Riunificazione.
Questa settimana gli operatori torneranno a concentrarsi sui dati Usa che vedranno protagonisti i dati sui Non Farm Payrolls.
Queste indicazioni macro verrano interpretate alla luce dei commenti che arriveranno da molti membri Fed, concentrati soprattutto nella seduta di venerdì.
La situazione delle banche europee potrebbe essere messa temporaneamente da parte, in attesa di sviluppi sul caso Deutsche Bank, dopo i rumors arrivati sul patteggiamento della multa con il Dipartimento di Giustizia statunitense.
La partenza dell'ultimo trimestre dell'anno potrebbe portare gli investitori a ripensare alle loro strategie, pertanto nelle prossime due settimane potremmo assistere a una rotazione di portafoglio, anche importante.
L'attenzione rimane altissima sulla Germania, dove le ultime indicazioni macro sono state piuttosto deludenti.Pertanto saranno da monitorare attentamente anche le figure sugli ordini e la produzione industriale di agosto, in pubblicazione, rispettivamente giovedì e venerdì.
Sul fronte trading il cambio Euro/Dollaro stamane rimane in area 1,12, lontano dai minimi da venerdì.
Il cross è tornato ad avvicinarsi alla trend line ribassista di brevissimo.
Il superamento di 1,1250 potrebbe aprire a un allungo in direzione dei massimi di settembre, a 1,1320, ma sarà solo con la rottura di tale livello che il mercato potrebbe tornare a testare la precedente trend line violata a giugno come resistenza ad agosto.
Il primo supporto è costituito proprio dalla trend line rialzista testata venerdì.
Il cedimento di quest'ultima aprirebbe a un test di 1,1120, supporto delle ultime 6 settimane e poi verso 1,1050.
Perde quota la sterlina verso le valute mondiali in scia alle dichiarazioni del premier Theresa May che ha fissato la deadline per la richiesta di Brexit al 31 marzo 2017. Il cambio Sterlina/Dollaro è tornato a un soffio dai minimi di giugno scorso, avvicinandosi all'1,28 basso.
Il supporto strategico rimane a 1,28, livello al di sotto del quale la discesa potrebbe proseguire in maniera importante aggiornando i minimi da oltre 31 anni.
Probabilmente ci penserà ancora un po' prima di farlo. Pertanto un rimbalzo su 1,28 potrebbe riportare le quotazioni al test di 1,2950, dove sta convergendo ora anche la trend line che congiunge i massimi decrescenti dell'ultimo mese.
Solo sopra tale livello, le pressioni al ribasso verrebbero messe temporaneamente da parte.
Buona la reazione di Piazza Affari, anche se rimane sotto pericolo. Il listino milanese dovrebbe lasciarsi alle spalle la soglia dei 16.500 punti per poter tentare un allungo in direzione di area 17 mila.
Il livello strategico passa per 17.400, massimi di settembre, che se superati potrebbero mettere il listino fuori l'area di più immediato pericolo.
I test ripetuti ai 16 mila punti lo rendono un supporto importantissimo. Una chiusura sotto tale livello potrebbe aprire a una discesaì direttamente a 15 mila punti.
Sottovalutiamo in modo imbarazzante quanto le nostre società siano divise. Brexit ha tracciato una profonda ed ancora non ben esaminata divisione tra coloro che hanno paura della globalizzazione e coloro che la abbracciano. Così dice lo scienziato sociale Alexander Betts. Come ci rivolgiamo a questa paura ed alla crescente disillusione verso l’establishment politico, mentre ci rifiutiamo di […]