Stati Uniti d’Europa? No, Stati Uniti IN Europa | Limes

Estratto dall’intervento di Lucio Caracciolo durante la presentazione di Limes 4/19 “Antieuropa, l’impero europeo degli Stati Uniti”.

75 anni fa, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, gli Stati Uniti presero la storica decisione di restare in Europa, e non di lasciarla come fecero dopo la Prima, con i risultati che conosciamo. Nello stesso periodo storico il capo del nostro governo, il primo Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana, Alcide De Gasperi, lanciava la sua visione degli Stati Uniti d’Europa. Sono passati appunto tre quarti di secolo, non ci sono gli Stati Uniti d’Europa, ci sono gli Stati Uniti in Europa. Come è evoluta questa presenza, e come si configura oggi, e infine qualche parola su come potrebbe influire sul nostro futuro.

Molto semplicemente nasce, la presenza americana in Europa, dalla consapevolezza che, come tutte le coalizioni che si rispettino, anche la coalizione bellica della Seconda Guerra Mondiale era destinata a spaccarsi dopo la vittoria, e soprattutto dalla consapevolezza che dall’altra parte c’era una superpotenza, l’Unione Sovietica, aliena alla cultura e agli interessi degli Stati Uniti, che aveva una forte presenza convenzionale al di là della cortina di ferro, cioè al di là della linea Stettino-Trieste, controllava mezza europa e secondo gli americani rischiava di controllarne l’altra mezza.

In quel periodo, parliamo del ’47, interrogato da un giornalista intorno alla questione se i sovietici avessero o meno la bomba atomica, il maresciallo Montgomery, il leggendario maresciallo britannico, rispose “non so se abbiano la bomba atomica, ma so che non hanno le biciclette, perché se le avessero sarebbero già a Brest“, a significare appunto la eccezionale presenza e forza delle divisioni sovietiche a ridosso della cortina di ferro, cui si contrapponevano le esauste forze europee e una minima presenza americana, presenza americana che poi negli anni si è, dal punto di vista militare, molto accentuata, e soprattutto presenza geopolitica ed economica, che si è sviluppata secondo un progetto e un percorso abbastanza nitido a partire dalla decisione, appunto, nel ’47 di restare con un gruppo di soldati e di assetti piuttosto rilevante in europa, e di svilupparlo. Contemporaneamente lancio del Piano Marshall per stabilizzare l’europa occidentale. 1949, nasce l’Alleanza Atlantica, che qualcuno ha dato e dà ancora per morta e sepolta, ma che è ancora qui con noi.

1900, anni cinquanta diciamo del novecento, nascita graduale delle comunità europee, che sono evidentemente effetto di scelte di alcune leadership europee occidentali, ma sotto l’invito, la pressione, il sostegno decisivo degli Stati Uniti d’America, che in quanto, appunto, superpotenza sotto tutti i profili, avevano in qualche misura, ancora hanno, qualcosa da dire su quello che accade in questo continente.

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