In un quadro macro favorevole ai mercati, il 2020 si sta rivelando un anno con qualche evento inatteso. Scenari da seguire attentamente, ma in un contesto di riferimento che non cambia, e rimane positivo. Grande attenzione sulle politiche monetarie delle Banche Centrali, che dovranno trovare nuovi strumenti per sostenere l’economia.
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Buongiorno a tutti e bentrovati. Siamo qui con Alberto Zorzi per fare il Punto sui mercati. Alberto, a gennaio i mercati sono partiti bene, con poi una battuta d’arresto dovuta alla questione del Coronavirus. Cosa possiamo evidenziare?
Lo hai sintetizzato in modo molto efficace. E’ un contesto macro economico favorevole ai mercati finanziari. Chiaramente possono essere sempre presenti eventi inattesi, come abbiamo visto. Ci sta una battuta d’arresto dei mercati azionari. Il movimento al ribasso dei rendimenti dei titoli decennali tedeschi a -0.43 riflette più paure, un movimento istintivo. Non è veramente espressione di uno scenario. C’è stata una conferma del quadro positivo che era già stato delineato a ottobre, con una marginale revisione al ribasso per quanto riguarda i numeri. Però il messaggio importante e rassicurante, anche, è che il Fondo MonetarioInternazionale vede alle spalle il momento più critico per il commercio internazionale per il settore manifatturiero.
Si sono riunite anche BCE e FED, possiamo segnalare qualcosa?
Non ci sono stati interventi per quanto riguarda i tassi di interesse, e questo era ampiamente scontato dagli operatori. La Banca Centrale Europea ha comunicato l’avvio di una revisione strategica dei propri obiettivi che, per statuto della Banca Centrale, riguardano il controllo e la stabilità dei prezzi. Questo obiettivo, nella Banca Centrale Europea, viene espresso dal 2003 come essere vicino, ma sotto, il 2%. In precedenza era semplicemente inferiore. Sono sfumature sembrano sfumature, ma in realtà hanno un peso e la loro rilevanza.
Assolutamente. Anche perché a seconda degli obiettivi, appunto, ci sono diversi strumenti, tra cui anche strumenti controversi come l’acquisto dei Titoli di stato. Cosa possiamo aspettarci Alberto?
Nell’immediato niente, perché comunque i risultati arriveranno verso la fine dell’anno. L’obiettivo è quello di prepararsi bene anche a possibili fenomeni recessivi che, arriveranno inevitabilmente in futuro.Normalmente le Banche Centrali intervengono quando ci sono delle recessioni, tagliando in modo deciso i tassi d’interesse. Oggi questa non è un’opzione, perché sono già molto bassi e, quindi, oltre a spiegarci come veramente vogliono stare intorno al 2%, cercheranno anche di spiegarci come affronteranno questi momenti. Ci saranno prese di posizione a livello politico magari anche molto forti, però la cosa che dobbiamo tenere presente è che si tratta di ragionare su strumenti e obiettivi ma non stiamo parlando di uno scenario che rimane tutto sommato costruttivo.