Mercati finanziari a giugno 2017: continua il trend positivo sia sull’asset class azionaria che obbligazionaria. Vanno monitorate le financial conditions, come la volatilità estremamente compressa.
Come sottolinea Gianluca Ungari, Head of Portfolio Management Italia di Vontobel, le performance dell’azionario sono buone a livello internazionale. In particolare, a giugno il mercato equity americano ha continuato a segnare nuovi massimi tutti i giorni. A trainarlo è stato soprattutto il settore tecnologico rappresentato dal Nasdaq. Anche sul mercato azionario europeo ci sono state prese di profitto.
I paesi emergenti stanno registrando performance molto positive, sia sul lato azionario che obbligazionario. A supportarli, sul lato macroeconomico, sono svariati elementi:
La BCE ha mantenuto i tassi invariati e ha rivisto al rialzo le stime di crescita dell’economia europea. Ma ha abbassato le previsioni sull’inflazione: un elemento importante per l’obbligazionario e l’andamento delle valute, specialmente dell’eurodollaro.
Mario Draghi ha dichiarato che il quantitative easing rimarrà per tutto il 2017. Col protrarsi di un atteggiamento flessibile della BCE rispetto all’andamento dell’economia. Placando così i timori di un possibile tapering, cioè di un rallentamento nel ritmo di acquisto di asset sul mercato da parte di un istituto centrale.
In questo contesto in generale positivo, le preoccupazioni a breve termine sono legate alle financial conditions, le condizioni generali del mercato. In primis la volatilità ancora estremamente compressa, sia nel comparto azionario che in quello obbligazionario. Ma anche gli spread, altrettanto compressi, non solo sugli high yield ma su tutto il mondo corporate. E infine un mercato, in particolare i titoli tecnologici del Nasdaq, che continua a segnare nuovi massimi.