Mercati. Il 2020 delle aziende europee tra utili e sostenibilità | Kairos Partners SGR

Benvenuti ad un nuovo appuntamento della rubrica “la parola oggi”. Siamo in studio con Federico Trabucco, gestore azionario Europa. Buongiorno Federico.

Ciao Laura, buongiorno a tutti.

Parliamo del mercato europeo. La stagione degli utili ormai è quasi giunta al termine. Come la valuti? E come sta andando per le aziende, e quale l’outlook per il 2020?

Allora, proverei a parlare di tre punti. Primo, la stagione degli utili andata abbastanza bene. C’è il consueto gioco in cui vengono un pochino abbassate le aspettative prima del reporting, ma questo trimestre molto meno del solito, e poi i numeri vengono battuti, e questo trimestre è andata discretamente meglio del solito, soprattutto su settori come finanziario, tecnologia, quindi complessivamente una buona stagione.

L’altro punto è che, anno su anno, dopo qualche trimestre nel 2019 in cui la crescita era andata piatta o negativa, c’è di nuovo una ripresa della crescita degli utili per le società europee. Siamo a un paio di punti percentuali anno su anno, e probabilmente, visto che nel primo trimestre 2020 c’è un buon
effetto di confronto, ci sarà una piccola accelerazione.

Il terzo punto, chiaramente, è che c’è il coronavirus, che non era previsto, o comunque un fattore di disruption che le società devono cercare in qualche modo di incorporare nei loro ragionamenti. Non è facile. Qui dipende molto da quando parli. Chi ha parlato a fine gennaio non ha potuto tentare di
quantificare nulla. Chi ha parlato nei giorni più recenti, diciamo intorno a metà febbraio, ha tentato di incorporare qualche numero, per esempio, un rallentamento marcato nel primo trimestre, e poi un miglioramento graduale nel secondo, e una normalizzazione.

Chiaramente è presto per quantificare o modellare, nessuno lo sa però, tenendo conto anche di questo, per ora l’outlook e ragionevolmente confortante. Forse il mercato l’ha presa un po’ troppo in maniera compiacente, ma tant’è. Oggi questa è la situazione.

Visto che hai un particolare focus sui temi ESG, stai notando un aumento di sensibilità da parte delle aziende e, se sì, in che modo?

In uno dei fondi che seguo, il Kairos Europa ESG, stiamo ovviamente attenti, nella reportistica delle aziende, non soltanto ai numeri, ma anche a come questo tema venga trattato. Qui c’è una varietà di casi, perché chiaramente la reportistica è ancora un po agli inizi rispetto a quella dei bilanci, è difficile quantificare alcuni di questi fattori, e l’attenzione delle aziende è diversa caso per caso, ma in generale possiamo vedere che quasi tutti hanno almeno una slide, nella presentazione di bilancio, che fa il punto sugli obiettivi ESG che l’azienda si è data, oppure che ne adotta di nuovi.

Ora molte stanno guardando avanti per quantificare un anno in cui pensano di essere carbon neutral, che dipende ovviamente dal mestiere che fai… per alcuni è più facile. In generale, c’è più spazio e attenzione dedicata a questo tema, e noi cerchiamo di approfittarne incorporando questi ragionamenti nei nostri processi di selezione dei titoli.

Abbiamo parlato di mercato e di temi di investimento. Con quali strategie Kairos approccia il mercato azionario europeo?

Kairos copre con i suoi prodotti un po’ tutta la gamma delle strategie legate al mercato europeo. Abbiamo un fondo direzionale e altri che sono flessibili e long/short. In particolare, nella gestione di Kairos Cerere, ci focalizziamo su società con un business model stabile, una buona capacità di generare cassa, spesso con delle dimensioni medio-grandi, e che abbiano un modello di business complessivamente meno volatile, sia l’azienda che il prezzo, rispetto alle dinamiche di mercato. Questa strategia ha dato risultati che ci danno soddisfazione, ad esempio lo scorso anno c’è stata una performance a doppia cifra con una volatilità molto controllata.

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