Video Analisi di Filippo Diodovich sui PMI europei.
Oscillazioni sui mercati azionari e valutari dopo la pubblicazione degli indici PMI. In Germania gli indici sono stati particolarmente positivi e superiori alle attese. La Brexit e gli attentati terroristici in Francia non hanno colpito l’espansione delle attività economiche nel paese tedesco. In Germania le aziende hanno segnalato il più rapido tasso di crescita della produzione nel 2016, evidenziando uno dei maggiori aumenti dei liuvelli occupazionali degli ultimi 5 anni. L’ottimismo sulla Germania (ma in parte anche sulla Francia) è stato annullato da un deludente indice PMI su Eurozona che si è avvicinato sui valori minimi degli ultimi 18 mesi.
Male anche l’indice PMI UK sotto i 50 punti e sui minimi degli ultimi 7 anni. Le attese erano comunque per un indice su vlaori bassi.
Il Germany 30 è stato l’indice che ha evidenziato le oscillazioni più forti. Dopo aver toccato un massimo sopra 10150 è sceso rapidamente. Consideriamo il ribasso ancora fisiologico dopo le forti accelerazioni delle sedute precedenti.
L’eurodollaro si attestato a 1,1034. Forte calo per il cable sceso fino a 1,3180.
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