L’aspetto più rilevante della conferenza stampa del presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi riguarda stessa dubbio la forward guidance, e l’annuncio di un altro round di finanziamento delle banche dell’eurozona, il cosiddetto TLTRO.
Draghi ha annunciato che i tassi resteranno ai livelli attuali almeno fino alla fine del 2019, mentre prima quest’orizzonte avviava fino all’estate. Questo ha implicazioni anche riguardo all’investimento in titoli da parte della BCE, che avverrà almeno fino a dopo il primo aumento dei tassi di interesse.
L’altro annuncio riguarda invece questo nuovo round di finanziamento che avrà una maturità di due anni, con l’obiettivo di assicurare finanziamenti al settore privato.
Queste decisioni vanno lette alla luce di maggiori rischi dell’economia globale. Rischi che vengono soprattutto dal commercio internazionale, con le tensioni tra USA e Cina, e quindi con delle possibili guerre commerciali, e anche da fattori geopolitici, come la Brexit, ma anche da fattori interni quali, ha citato Draghi, il settore automobilistico della Germania e l’economia italiana.
Un punto da notare è l’unanimità delle decisioni. Un altro punto importante è l’opzionalità, vale a dire, se le cose peggiorassero, la BCE è pronta a potenziare le misure messe in campo.
Draghi ha anche visto segnali incoraggianti, nei salari che aumentano, nell’occupazione crescente ed anche nella crescita del PIL, seppure a valori più bassi di quanto ci si aspettasse. Ma la frase certamente più ad effetto della conferenza stampa è stata “in una stanza buia, ti muovi a piccoli passi. Non corri, ma ti muovi”. Ecco, il fatto che l’economia europea e quella globale siano paragonati alla stanza buia non deve proprio rassicurarci.
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