Cashless Society strategica per il Sistema – Italia | TEH Ambrosetti

Dal 2015 The European House – Ambrosetti ha costituito la Community Cashless Society, una piattaforma di alto livello per la produzione di idee e contenuti sui pagamenti elettronici e per un confronto costruttivo tra la business community e le Istituzioni, nello spirito di sviluppare azioni concrete a beneficio del Paese.

Nel 2018, The European House – Ambrosetti ha avviato il quarto anno di attività della Community, una piattaforma di confronto di alto livello per la diffusione dei pagamenti elettronici in Italia.

La Community Cashless Society è una piattaforma di confronto costruttivo e permanente sul tema dei pagamenti elettronici a 360°, che coinvolge gli attori di riferimento (business e Istituzioni).

Giunta alla quarta terza edizione, la Community ha la missione di rafforzare il dialogo e le relazioni tra gli attori dell’industria dei pagamenti, la comunità imprenditoriale ed industriale e quella istituzionale, producendo conoscenza e proposte per promuovere la cashless society e opportunità di crescita e di modernizzazione del sistema-Paese.

La Community raccoglie alcuni tra i principali attori della filiera dei pagamenti: ne sono Main Partner Consorzio CBI, Intesa Sanpaolo, MasterCard, Mercury Payments Services, Nexi, Poste Italiane e Visa, e Partner BNL – BNP Paribas, Diners Club Italia, IBM, Ingenico Group, PayPal, Reply, SIA e Sisal.

Ogni anno viene definito un percorso per approfondire una serie di temi ritenuti prioritari dai membri della Community e che sono al centro delle analisi dell’Osservatorio Cashless Society, che elabora e aggiorna strumenti metodologici quali il Cash Intensity Index (CII), il Cashless Society Index (CSI) e il Cashless Society Speedometer (CSS) per l’Italia e i Paesi dell’UE-28 e, dal 2018, il Regional Cashless Index (RCI).

Le riunioni della Community sono un momento di confronto per apprendere, mettere a fattor comune le esperienze e elaborare le proposte da portare all’attenzione degli interlocutori del Paese.

In un’ottica di individuazione e scambio di best practice, le attività della Community si avvalgono della collaborazione attiva con un network internazionale grazie alle relazioni attivate con le Ambasciate in Italia e gli opinion leader sui pagamenti elettronici di Paesi all’avanguardia su questi temi. I 38 casi studio internazionali analizzati dalla Community dal 2015 sono stati selezionati nell’ottica di divulgare buone pratiche internazionali e approfondire esperienze di successo a cui ispirarsi per strategie, soluzioni e strumenti adattabili anche alla realtà italiana.

Per contribuire ad aumentare la consapevolezza di cittadini e aziende sui benefici associati alla cashless society, sulle sfide per il Paese e sulle esperienze di successo internazionali, è stato attivato un sito web ad hoc, dedicato alle attività e alle analisi svolte della Community (www.ambrosetti.eu/cashless-society/), all’interno di un’azione di comunicazione integrata sui principali social media (Youtube, Facebook, Twitter, LinkedIn e Instagram), sulla stampa nazionale e su blog e magazine online.

Tra le attività svolte nel corso del 2017/2018, la Community Cashless Society ha delineato, nell’ambito della sperimentazione pilota per la diffusione dei pagamenti elettronici sul territorio avviata dal 2016 in collaborazione con il Comune di Firenze, delle linee guida per un approccio cashless nel sistema del trasporto locale.

La Tavola Rotonda annuale a Villa d’Este di Cernobbio è il momento culminante del percorso annuale della Community e riunisce business leader, le autorità di regolamentazione e il Governo.

I 10 PUNTI PIÙ IMPORTANTI DEL RAPPORTO

  1. L’Italia è ancora fortemente dipendente dal contante e resta una delle economie con la più alta incidenza del cash sul valore del PIL.
  2. L’Italia ha fatto registrare alcuni avanzamenti sul fronte dell’ecosistema dei pagamenti elettronici, ma ancora insufficienti per consentire un miglioramento relativo rispetto ai competitor europei.
  3. La velocità relativa dell’Italia nella realizzazione della transizione cashless rimane più bassa rispetto a quella dei competitor europei.
  4. L’avanzamento della cashless society in Italia sconta un forte divario tra le Regioni del Nord e del Sud del Paese.
  5. A livello globale, un numero sempre maggiore di Paesi si sta attivando per sfruttare al meglio i benefici attivabili dall’affermazione della cashless society.
  6. Occorre definire una visione e una strategia per lo sviluppo della cashless society in Italia che consenta di mettere a sistema le azioni portate avanti dal Governo in questi ultimi anni e fissare obiettivi precisi e di medio-lungo termine.
  7. La Pubblica Amministrazione italiana deve orientare sempre più nella direzione cashless la propria interazione con i cittadini sul fronte dei pagamenti.
  8. Occorre adottare una strategia di sviluppo dell’e-commerce delle imprese italiane per sostenerne la crescita sui mercati domestici e internazionali e per favorire una maggiore propensione cashless dei consumatori.
  9. Il settore retail può essere il volano per i pagamenti cashless grazie a partnership dei player dei pagamenti digitali con catene della GDO e operatori della distribuzione di carburanti.
  10. Per accrescere la consapevolezza dei cittadini e creare un contesto più favorevole alla transizione cashless occcorre intervenire su alcuni ambiti-chiave e replicare le sperimentazioni sul territorio italiano.

In Italia la percezione dell’utilizzo del contante è distorta

La Cashless Society riduce drasticamente il costo per la gestione del denaro contante

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