Diamanti. Naturali vs sintetici. Che differenza c’è? | CBC News

Qualcuno si sposa? Ci sono alcune buone ragioni per considerare i diamanti sintetici o cresciuti in laboratorio. Ecco cosa bisogna sapere sapere.

Sia che si voglia fare il grande passo, che si voglia solo regalare un diamante, è bene sapere che la scienza ha fatto passi da gigante, in questo campo. Oggi, infatti, esistono diamanti sintetici assolutamente identici a quelli naturali.

Sembra non romantico? Beh, ci sono delle ragioni per considerare le pietre sintetiche.

Diamanti naturali vs quelli sintetici

Prima di tutto, quando si parla di pietre sintetiche, si parla di qualcosa assolutamente identico a quelle naturali, non di imitazioni, come gli zirconi. Le pietre sintetiche moderne hanno le stesse proprietà ottiche, fisiche e chimiche di quelle vere.

I diamanti naturali si formano quando il carbonio viene compresso, nelle profondità della crosta terrestre, e sottoposto ad enormi temperature, ed a fortissime pressioni, per milioni di anni. I produttori di diamanti sintetici simulano le stesse condizioni, ma velocizzano il processo. Perciò, invece di milioni di anni, ci mettono settimane.

I diamanti naturali vengono perciò estratti dalle profondità della Terra; quelli sintetici vengono fatti crescere in laboratorio. Ci sono un paio di metodi per la produzione sintetica, ma tutti e due partono da un microscopico diamante naturale o sintetico. Esso funziona come modello per la struttura cristallina naturale a cui si allineano gli altri atomi di carbonio, e che fa sì che il diamante si possa formare, ed essere così lucente.

Il risultato è che le pietre sintetiche e quelle naturali sono chimicamente identiche; solo un laboratorio specializzato può vedere la differenza. Addirittura, un gruppo di produttori sta facendo lobbying al Congresso americano per far rimuovere la parola “sintetico” dai loro prodotti, visti i risultati. Al suo posto, suggeriscono di usare la parola “coltivato”.

Quanto si risparmia?

Dipende. Chi si mette in cerca di un diamante sa benissimo che spenderà un sacco di soldi, anche perché una buona pietra deve rispettare la regola delle 4C: cut (taglio), colour (colore), clarity (chiarezza) e carats (carati). Più queste 4 caratteristiche sono buone, più costa la pietra. Un diamante coltivato può costare dal 20 al 40% in meno di uno naturale. E, visto che le pietre sono fatte crescere in un ambiente controllato, non hanno le stesse imperfezioni che si possono trovare in natura.

Il prezzo non è dato, però, solo da queste cose. Le pietre naturali possono avere anche un significativo costo etico ed anche uno ambientale, il primo legato allo sfruttamento dei minatori, il secondo alla presenza ed alla gestione delle miniere nell’ambiente. Le pietre sintetiche, invece, hanno un impatto ambientale decisamente molto minore.

Diamanti sintetici e quelli simulati

Esistono anche diamanti né naturali, né sintetici. Essi non sono diamanti veri e propri, ma sostituti, appunto. Tra di essi, gli zirconi, il quarzo trasparente e la moissanite sono sì pietre brillanti, ma non sono diamanti.

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