Valerio De Molli – Managing Partner, The European House – Ambrosetti – Cashless society: un’opportunità importante per creare valore nel nostro Paese
Siamo molto orgogliosi di aver dato il via a questa community, la cashless society. Community di “carbonari”, di aziende importanti che in Italia credono molto nel futuro della digitalizzazione, a partire dai sistemi di pagamento. Oggi è una vergogna che il nostro Paese sia tra gli ultimi per cashless society, cioè per utilizzo di moneta digitale. E’ anche tra gli ultimi per diffusione delle carte di credito. E’ tra gli ultimi anche per e-commerce e tutto quanto riguarda la cultura ed il mondo digitale.
Vediamo in questo un’opportunità immensa per creare valore, per crescere, per portare il Paese ai primi posti europei. Non è solo un fatto di statistiche, di classifiche. E’ un fatto proprio di modernizzare la cultura ed i comportamenti degli italiani. Siamo convinti che su questo fronte ci sia molto da fare, molto da lavorare.
Notiamo una risposta da parte delle istituzioni pubbliche, da parte del governo, da parte delle regioni importante, positiva, favorevole. Ci sono segnali evidenti che vanno nella direzione giusta e che iniziano ad orientare anche il consumatore verso modalità innovative di pagamento. Su questo vogliamo lavorare.
L’obiettivo è di arrivare al Workshop Finanza di Cernobbio il 7-8 aprile a presentare il rapporto annuale 2017 del nostro osservatorio. Lì faremo il punto sui progressi che il Paese ha fatto in questi ultimi mesi. C’è tanto da fare. C’è molto lavoro che con i nostri consulenti stiamo sviluppando.
Roberto Catanzaro, Direttore Marketing, Cartasì
La situazione italiana riguardo l’avanzamento del cashless è ancora piuttosto indietro rispetto agli altri paesi europei. Per dare un numero, soltanto il 15% delle transazioni vengono fatte con strumenti di pagamento elettronici. La media europea è due volte tanto nei paesi più sviluppati. Addirittura tre volte tanto nei paesi nordici, dove questo tipo di pagamenti è ampiamente diffuso. Abbiamo tanto spazio da recuperare, che al tempo stesso è un problema, ma anche un’opportunità.
Passare ad una cashless society è importante su diversi assi per il sistema Paese. C’è un tema di trasparenza. Pagare con sistemi digitali consente di avere estrema visibilità su tutta la filiera di pagamento. Porta quindi benefici alle imprese, al cittadino ed alla pubblica amministrazione. Poi c’è semplicemente la comodità. Non c’è più l’onore della gestione del contante. Non abbiamo più necessità di uscire con un portafoglio pieno di banconote, ma magari solo con una carta di credito. Addirittura solo con il nostro cellulare, che sta diventando un mezzo di pagamento sempre più diffuso.
Abbiamo tutti da guadagnare. Classica situazione win-win, in cui tutti gli attori del sistema-Paese hanno benefici e contribuiscono a modernizzare il sistema Italia.
Alessandra Grassi, Head of Product & Services, Mercury Payment Services S.p.A
La cashless society è una società in cui è naturale, per le persone, pagare con la carta. E’ una società in cui le persone girano senza contanti. Anzi, considerano il prelievo una perdita di tempo. Come possiamo aiutarle? Rompendo le barriere mentali all’utilizzo della carta. Semplicemente utilizzando il pagamento con carta nelle azioni quotidiane di tutti i giorni.
Le aiutiamo creando infrastrutture dove si possa pagare con la carta, per esempio presso i trasporti. Arrivo, pago con carta nella metro o sull’autobus. Non devo perdere tempo facendo il biglietto. Oppure pago il caffè in modalità contactless, con un braccialetto od un altro device. Infine, diventa naturale per me, quando pago, tirare fuori la carta.
Carmelo Piancaldini, Agenzia delle Entrate, Direzione Generale Accertamento
L’istituzione dei pagamenti elettronici, in Italia, può essere determinante. Sicuramente attraverso la possibilità di pagare tutti i servizi che la pubblica amministrazione effettua per i cittadini in maniera elettronica. E che sia la più semplice possibile. Bisogna anche semplifgicare il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione, nello specifico l’amministrazione finanziaria.
Bisogna semplificare i rapporti tra esercenti (titolari di partita IVA) e l’amministrazione nel flusso delle informazioni. Supportare i clienti privati nella fase predichiarativa utilizzando le informazioni che arrivano attraverso i pagamenti elettronici.
La possibilità di effettuare un pagamento elettronico, soprattutto per i non titolari di partita IVA, consentirebbe di supportare la fase predichiarativa. Quindi di spingere e semplificare ancora di più il rapporto con il fisco nella fase preparatoria della dichiarazione dei redditi.
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