Carlotta Scozzari. Al telefono con zia Imma sulle banche venete, Intesa e… omicidio a luci rosse

Carlotta Scozzari scrive e parla al telefono con Zia Imma, soprattutto di banche. Video divertenti ed ironici, che fanno riflettere. In questa puntata… le banche venete, il regalo ad Intese ed un “omicidio a luci rosse”.

Introduzione

Il 23 giugno 2017 la Banca Centrale Europea accerta che Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza sono in dissesto o a rischio di dissesto. Il 25 giugno 2017 il Governo Gentiloni approva il Decreto-legge n. 99/2017; questo dispone la liquidazione coatta amministrativa delle due banche. Nella notte fra il 25 e il 26 giugno i commissari liquidatori nominati dalla Banca d’Italia, in attuazione delle indicazioni del Ministero dell’economia e delle finanze, provvedono alla cessione di attività e passività aziendali a Intesa Sanpaolo. La cessione è al prezzo simbolico di 50 centesimi di euro per ciascuna delle due banche. I crediti deteriorati, esclusi dalla cessione, saranno successivamente trasferiti a una società a partecipazione pubblica.

La telefonata tra Carlotta Scozzari e la zia Imma

“Zia… qua ci sono altre due banche che vanno via per un euro!”

“Sono la Popolare di Vicenza e Veneto Banca, di cui abbiamo già parlato tantissime volte. A comprarle è Intesa SanPaolo, alla cifra simbolica del prezzo di un caffè. Un caffè, attenzione, a Roma, e non a Milano, dove costa di più…”

“Esatto zia. Era già successo con le tre banche, tra cui Etruria, che sono state comprate da UBI. Solo che questa volta, a differenza di quella lì di UBI, i soldi per rimettere in piedi queste banche venete, e per darle belle ripulite, belle infiocchettate ad Intesa SanPaolo, ce li mettiamo noi. Perché ce li mette lo stato. E ce ne mette 5 miliardi subito; in più si impegna per eventuali altri 12 miliardi.”

“Quindi questi sono esborsi futuri perché ti ricordi no, zia, ci siamo sempre dette che adesso le banche, con le regole del bail-in in vigore dal 1 gennaio del 2016 vengono salvate in caso di necessità dall’interno. Quindi, dagli azionisti, dagli obbligazionisti subordinati,  dagli altri obbligazionisti; eventualmente, anche dai correntisti oltre 100.000 euro. Ti ricordi, no, zia?”

“Benissimo… dimenticatene! Dimenticatene. E’ stato un sogno, come in ‘Omicidio a luci rosse”…”

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