Un anno schizofrenico. Ecco cosa è stato il 2016. Le banche centrali senza più munizioni, la salita del populismo e la transizione economica in Cina saranno le sfide principali del 2017, secondo Geraldine Sundstrom di Pimco.
Valerio Baselli: Buongiorno e benvenuti alla Morningstar Investment Conference di Milano. Sono Valerio Baselli e oggi ho il piacere di trovarmi con Geraldine Sundstrom, portafoglio manager di Pimco. Geraldine grazie per essere qui.
Geraldine Sundstrom: Grazie a voi.
Sundstrom: Vedo tre rischi importanti. Il primo riguarda il margine di manovra delle Banche centrali, le quali hanno già fatto ricorso a tanti strumenti per mantenere una crescita stabile negli ultimi anni; se dovesse arrivare uno shock inatteso, non avrebbero più molte munizioni, questo è certo. In secondo luogo, un altro rischio potenziale è la salita del populismo, di cui si parla già da qualche mese. Il 2016 e il 2017 hanno un calendario politico intenso, con le elezioni americane, il referendum in Italia e altre elezioni in Francia e Germania. E poi nel 2017 ci sarà un cambiamento radicale nella leadership cinese, il che mi porta al terzo rischio, su cui Pimco è molto sensibile, cioè la transizione economica della Cina, con l’apertura del mercato dei capitali e i flussi in uscita relativamente importanti che abbiamo visto in questi mesi, che sono un problema per la stabilità globale.
Sundstrom: Ci sono tre cose che sono alcuni elementi fondamentali per i mercati emergenti. Pimco le chiama le 3 C in inglese, in francese non avremmo 3 C. Diciamo comunque le materie prime (commodity), le politiche accomodanti delle banche centrali (central banks) e infine la stabilità della Cina (China). Se queste tre condizioni si verificano, allora gli emergenti continueranno a ben performare, contando anche il fatto che le valutazioni sono ancora basse rispetto ai mercati sviluppati.
Sundstrom: Direi “schizofrenico”. I fondamentali sono in buona salute, abbiamo una crescita mondiale che è ripartita, abbiamo dei livelli di crescita che superano anche la tendenza, negli Usa e in Europa. Tuttavia, il mercato resta molto nervoso, le persone sono disposte a comprare obbligazioni a tassi negativi. Dunque è stato un anno in cui c’è stato bisogno di restare vigilanti e di mantenere un atteggiamento tattico per poter approfittare di questi movimenti.
Baselli: Perfetto, grazie Geraldine.
Sundstrom: Grazie.