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Finanza. Differenza tra trading ed investimento | Segreti Bancari

Quali sono le differenze tra il trading e l'investimento? Sebbene si tratti di branche della finanza molto simili, tra le due fattispecie esistono delle differenze importanti. Chi fa trading non investe, e chi vuole sapere dove e come investire non è un trader.

IT Forum: fintech e finanza digitale | DaDaMoney

IT Forum, la giornata dedicata ai professionisti della consulenza, trader e risparmiatori, ha fatto la sua tappa annuale a Milano, al Palazzo delle Stelline. Durante la giornata si è parlato di Fintech, di finanza digitale e della disruption che stanno portando dei servizi finanziari. Come sarà la finanza di domani? La finanza di domani avrà […]

Rischio finanziario. Che cos’è, come imparare a gestirlo e quali errori evitare | DaDaMoney

Compagno di ogni investimento, il rischio finanziario ne identifica la volatilità. È quindi un fattore d’incertezza con una doppia cifra: può essere associato a potenziali perdite come a potenziali guadagni. Naturalmente è sempre presente nei mercati, ma a cambiare è la sua percezione da parte degli investitori. Dall’ultimo Rapporto della Consob sulle scelte d’investimento delle […]

Trading sulle azioni. A cura di IG Italia

Guarda tutti i video della Scuola di trading su http://www.ig.com/it/video-scuola-di-trading e affidati a un broker con oltre 40 anni di esperienza.

Regimi fiscali. Dichiarativo e sostituto d’imposta | DaDaMoney

In questo video Filippo Diodovich spiega le differenze tra regime dichiarativo e regime del risparmio amministrato o sostituto d'imposta

Novità fintech: Rataran, innovare per rivoluzionare

Novità Fintech: Rataran è una giovane società che si è posta un obiettivo molto ambizioso: rivoluzionare il mondo dell’asset management innovando il suo cuore pulsante, ovvero il modo di fare gestione. L’approccio è Trade Sharing: la condivisione delle idee di investimento come strumento in grado di generare performance robuste e resilienti nel tempo. Come funziona il Trade Sharing di […]

L’unica vera vittima del Brexit finora? La sterlina. Ecco cosa è successo

Video Analisi di Filippo Diodovich https://www.ig.com Ci aspettavamo forti ribassi nei mercati azionari per la decisione dei cittadini del Regno Unito di lasciare l’Unione Europea e invece nonostante la forte volatilità le piazze azionarie sono riuscite al momento ad assorbire il colpo. Solamente la sterlina è stata la grande vittima dopo la vittoria del “Leave”. Contro la moneta unica ha perso 10 punti percentuali, contro dollaro 12 punti percentuali. Crediamo che la tempesta Brexit sia solo nelle prime fasi. Manca ancora tempo prima di osservare le conseguenze sulle economie del Vecchio Continente della scelta di lasciare l’UE. Da un punto di vista politico in UK si stanno scegliendo i candidati per sostituire a settembre David Cameron. Il nuovo primo ministro del Regno Unito dovrebbe essere uno tra Michael Gove e Theresa May. Attenzione al settore bancario che mostrerà una forte volatilità per tutta la settimana In settimana i riflettori saranno puntati sulla riunione della RBA, prima banca centrale a decidere su politica monetaria dopo il referendum nel Regno Unito, sulle minute della FED (meeting FOMC pre-referendum UK), sugli indici PMI in Europa e sui dati sul mondo del lavoro statunitense (tasso di disoccupazione e non farm payrolls). Dal punto di vista grafico il cambio eurodollaro ha abbandonato il canale ascendente che aveva contenuto i prezzi da dicembre 2015 fino al 24 giugno. Il cambio di tendenza porterà ribassi nel medio periodo anche se nel breve è possibile un ulteriore rimbalzo verso 1,1230, ultimo dei ritracciamenti di Fibonacci dai top del 23 giugno. Conferme sopra 1,1170. L’eurosterlina si attesta a inizio settimana appena al di sotto di 0,84. Nonostante i violenti rialzi della scorsa settimana crediamo che il trend positivo possa continuare. L’eventuale superamento dei picchi a 0,8406 getterebbe la basi per un’ascesa verso 0,8466, top del 17 dicembre 2013. Discorso diverso in caso di cedimento dei supporti a 0,82, preludio a un possibile calo in direzione di 0,80. Lo sterlinayen continua a mantenersi molto debole. La rottura del supporto a 133,15 creerebbe i presupposti per una estensione della discesa verso gli obiettivi ipotizzabili a 125,65, bottom del novembre 2012. Segnali di ripresa sopra 140, in tal caso possibile il raggiungimento di 145,40