Con l’Accordo di Parigi sul clima del 2015, 197 paesi hanno concordato di fissare obiettivi di emissione che limitino l’aumento della temperatura globale di 1,5 gradi Celsius limitando le emissioni di gas serra a “zero netto” – o assorbendo tanto carbonio quanto ne emettono – entro il 2050. Finora, solo due paesi (Gambia e Marocco) stanno raggiungendo i loro obiettivi, mentre i maggiori responsabili delle emissioni sono in calo, o stanno ignorando completamente i loro obiettivi. Come possiamo ritenere questi paesi responsabili? Entrate nel Climate Action Tracker.
***********
Nel novembre 2015, 197 paesi si sono riuniti a Parigi e hanno deciso di unire le forze per limitare l’aumento della temperatura del pianeta a 1,5 gradi Centigradi. Il “Climate Action Tracker” monitora gli impegni e le azioni per il clima di 36 paesi per un totale di circa l’80% delle emissioni globali di gas serra.
Il 2020 era l’anno in cui i governi nazionali dovevano unirsi e rafforzare i propri obiettivi. Finora solo pochi lo hanno fatto, altri hanno dichiarato che si atterranno ai loro obiettivi, già insufficienti. Alcuni Paesi non sono troppo lontani dal Gambia e dal Marocco, come l’India e il Kenya. Ma i Paesi con le economie più avanzate, quelli con la maggiore capacità di innovare e aiutare gli altri, si stanno sottraendo alle proprie responsabilità di leader. Gli USA si stanno ritirando dall’Accordo di Parigi. La Cina si mostra promettente: il suo impegno a bilanciare le emissioni di CO2 entro il 2060 potrebbe ridurre fino a 0,3 gradi Centigradi il riscaldamento globale. Ma le azioni sul campo rimangono divise. La Cina è il più grande mercato per l’energia eolica e solare, ma anche per nuove centrali elettriche a carbone. L’UE sta compiendo passi nella giusta direzione con l’accordo verde per rendere più sostenibili i Paesi membri. Ma questo accordo non è ancora sufficiente per i 1,5 gradi.
Nel novembre 2015, 197 Paesi si sono riuniti a Parigi per fissare gli obiettivi contro il cambiamento climatico. Questi obiettivi erano già insufficienti per raggiungere l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Centigradi e la maggior parte sono lontani dal raggiungere persino i propri target inadeguati. Servono obiettivi più ambiziosi e azioni molto più ambiziose. Nel prossimo decennio, dobbiamo trasformare i settori chiave dell’economia globale al fine di ridurre le emissioni. Questi cambiamenti sono difficili ma non impossibili, perché porteranno anche enormi opportunità come creare milioni di posti di lavoro. Non perdete di vista il punto chiave: una tale trasformazione significherà anche aria più pulita e un clima più sicuro e stabile per tutti.
Utilizzando il sito o continuando la navigazione accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.