Con il meeting del 13 dicembre 2018, la BCE ha ufficialmente terminato la sua politica di alleggerimento quantitativo, il ben noto QE. Che cosa succede adesso?
Punti nodali
Continua fiducia con prudenza crescente. Questa è la frase di Draghi che meglio riassume la conferenza stampa che ha decretato la fine del QE;
4 punti centrali sono emersi;
Il primo è che i tassi rimarranno invariati fino all’estate del 2019, o comunque vicino a raggiungere un’inflazione del 2%;
Il secondo punto è che il QE finirà a dicembre, ma il reinvestimento dei proventi delle obbligazioni acquistate continuerà almeno fino al primo rialzo dei tassi;
Il terzo è che la ripresa è meno forte delle aspettative. C’è ancora bisogno di una politica monetaria espansiva;
Il quarto è che i rischi geopolitici sono ancora forti;
Nel passato, il QE è stato l’unico motore della ripresa economica europea; Cosa succederà adesso che la BCE non giocherà più un ruolo così attivo? L’economia, con una ripresa appena definita meno forte delle aspettative, ce la farà da sola?
Il 2 gennaio 2019 l’euro compirà 20 anni. I primi anni della sua esistenza sono stati di grande moderazione, mentre quelli che sono seguiti sono stati di crisi continua;
Globalmente ‘euro è considerato un grande successo; purtroppo, riconosce il presidente della BCE, non tutti i cittadini europei hanno beneficiato dei dividendi dell’euro. Occorre riflettere su ciò;