Mario Draghi: eredità e prospettive future | Kairos Partners SGR

Andrea Ponti, Fixed Income Portfolio Manager di Kairos, racconta le principali decisioni della gestione Draghi e degli impatti che queste hanno avuto sull’economia finanziaria, con uno sguardo ai possibili effetti futuri sui portafogli di investimento.

Mario draghi lascia la BCE alla Lagarde dopo 8 anni. Ha salvato l’euro. Quali le principali decisioni, e quali impatti hanno avuto sul sistema finanziario?

  • Senza Draghi alla BCE oggi avremmo probabilmente un’Europa diversa;
  • Memorabile il “whatever it takes” a proposito del salvataggio dell’euro, il 26 luglio del 2012;
  • Quelle parole furono una barriera formidabile e definitiva contro la speculazione che voleva far collassare l’eurozona;
  • Senza le parole di Draghi l’eurozona, probabilmente, non esisterebbe più;
  • L’OMT, lanciato poche settimane dopo come eventuale difesa dalla speculazione, non ha mai speso un centesimo. Questo per far capire il valore delle parole del governatore e la sua presenza carismatica;
  • Tutti gli 8 anni hanno avuto decisioni importanti; due soli giorni dopo la sua elezione, nel novembre 2011, tagliò a sorpresa i tassi, che Trichet aveva (sconsideratamente, ndr.) alzato alla riunione precedente;
  • Le scelte hanno sempre sorpreso positivamente i mercati, in tutti gli 8 anni;
  • Guida formidabile, che molto spesso ha dovuto supplire all’assenza di decisioni politiche;
  • Lascia alla Lagarde una sorta di “pilota automatico” già innestato per la successione;

Quali gli impatti degli ultimi provvedimenti?

  • Il governatore ha dovuto prendere il sopravvento rispetto ai falchi;
  • I provvedimenti agiscono secondo varie direttrici: taglio dei tassi, riavvio del QE per titoli di stato e corporate, introduzione di un sistema di calmierazione dell’impatto negativo dei tassi sul sistema bancario;
  • I provvedimenti non sono stati presi a maggioranza assoluta, ma semplice;
  • Aiuteranno senza dubbio la Lagarde nel suo inizio alla BCE;

Draghi ha detto, alla fine, che la BCE sarà pronta ad intervenire per far risalire l’inflazione. E’ possibile riuscirci? Quali effetti sui portafogli di investimento?

  • La BCE ha provato in ogni modo ad arrivare vicino al 2% di inflazione, senza superarla;
  • Non ci è riuscita per una congiuntura internazionale sfavorevole e per l’assenza di una politica fiscale europea ben definita;
  • Recentemente il governatore ha aperto ad una inflazione “simmetrica“, cioè salire brevemente anche sopra il 2%, ma ha ribadito come la sola politica monetaria non sia sufficiente a riuscirci;
  • Deve assolutamente intervenire una seria politica fiscale, l’unica che riattivi gli “animal spirits” dell’economia;
  • Gli effetti sui portafogli saranno di tenere bassa la struttura dei tassi, continuare a comprimere i governativi periferici contro la parte core, infine è un formidabile sostegno ai titoli corporate i cui bond saranno comprati dalla BCE;
  • Il sentiment creato è indubbiamente positivo, consentendo una volata al mondo obbligazionario verso la fine dell’anno;

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