Come si crea la lista delle 100 donne più potenti del mondo? | Forbes

La classifica di Forbes delle 100 donne più potenti del mondo mette in evidenza le donne più influenti nel mondo degli affari, dei media, dello spettacolo, della finanza e della politica. L’editor di ForbesWomen Maggie McGrath evidenzia alcuni nomi importanti della classifica di quest’anno, e rivela il processo che sta dietro la creazione della lista.

Salve, mi chiamo Maggie McGrath. Sono il redattore di “ForbesWomen”, e oggi sono qui per parlarvi della nostra 16° “Annual Power Women Ranking”. E’ la nostra lista delle 100 donne più potenti al mondo per quanto riguarda gli affari, i media, l’intrattenimento, la tecnologia, la finanza e la politica.

Per creare la nostra lista delle donne più potenti del mondo, la squadra “ForbesWomen” vaglia tutte le liste che già esistono qui a “Forbes”. “The Forbes 400”, “I miliardari del mondo”, “Donne fatte da sole”. Abbiamo 13 miliardarie nella lista di quest’anno, infatti. Guardiamo anche alla “Celeb 100”, la nostra lista degli artisti più pagati al mondo. Alcune di queste donne, come Taylor Swift e Rihanna, sono nella nostra lista delle “Power Women” perché influenzano i fan di tutto il mondo attraverso la loro musica, i loro social media e, nel caso di Rihanna con Fenty, il loro business.

Tra i nuovi arrivati nel settore dei media e dell’intrattenimento ci sono anche Reese Witherspoon e Ava Duvernay. Entrambe le donne hanno società di produzione e stanno dando forma al modo in cui gli americani consumano le storie, in particolare le storie sulle comunità sottorappresentate e da parte delle comunità sottorappresentate, il che è estremamente importante, mentre ci dirigiamo verso il 2020.

Negli anni precedenti, quando abbiamo fatto la lista delle “Donne più potenti del mondo”, abbiamo avuto leader in Sud America a fare la copertina della rivista “Forbes”. I disordini politici nella regione hanno portato a un calo di quasi tutte queste persone, ma quest’anno, negli affari, c’è stata una rinascita. Abbiamo sulla lista di quest’anno, e fa il suo debutto, Paula Santilli. Lei è a capo di PepsiCo America Latina, un business da 7,4 miliardi di dollari, e abbiamo anche il nuovo CFO di Petrobras, una delle più grandi compagnie petrolifere del mondo. Entrambe queste donne sono state nominate alle loro posizioni in primavera, e quest’anno fanno il loro debutto nella lista, e danno all’America Latina una rinascita nella lista “Power Women”.

In Africa, abbiamo esaminato i capi di Stato di tutti i paesi del continente. Ciò che è difficile è che il PIL non è all’altezza di alcuni degli altri PIL del mondo, quindi queste donne, che non sono sempre elette popolarmente, hanno un po’ più difficoltà ad entrare nella lista. Abbiamo il capo dell’Etiopia quest’anno, ma un certo numero di altri ministri del turismo e delle finanze e dell’economia che sono nella nostra lista “Women to Watch”, che è una cosa separata che abbiamo come pezzo solo web quest’anno.

Al numero uno, per il nono anno consecutivo, c’è la cancelliera tedesca Angela Merkel. Lei gestisce quello che è il più grande PIL d’Europa, la più grande economia. Ha un enorme impatto sulla regione e sul mondo. Fa parte del Consiglio Europeo, che nomina donne come Christine Lagarde, che è la numero due della lista di quest’anno. Dirige la Banca centrale europea, è stata nominata a questo posto proprio quest’anno dopo aver gestito il Fondo monetario internazionale per diversi anni. E la Merkel aiuta anche a nominare donne come Ursula von der Leyen. È la nuova Presidente della Commissione europea, il braccio legislativo dell’UE e, con questo potere, influisce sulla legislazione che colpisce 700 milioni di persone e la porta al quarto posto nella lista.

La donna americana al primo posto è Nancy Pelosi. E’ la numero tre della lista e, per la seconda volta nella storia recente, è la Speaker della Camera. Ha servito come Speaker dal 2007 al 2011 ed era sulla “Power List” di allora. Lasciata fuori dopo che è caduta dal potere ,dopo che i Democratici sono caduti dal potere, è tornata sulla lista. Ed è la seconda in linea per la Presidenza, è la donna eletta al più alto rango negli Stati Uniti in questo momento, e sta conducendo un procedimento di impeachment contro il Presidente. Quindi, si potrebbe dire che la sua influenza in questo momento sia più alta di quanto non sia mai stata prima. Si tratta quindi di un ritorno molto forte nella lista dello Speaker Pelosi.

Altrove, nella top ten, abbiamo Melinda Gates, che è la presidente della Bill e Melinda Gates Foundation, e che influenza enormi quantità di filantropia con il proprio lavoro all’estero e negli Stati Uniti, concentrandosi sull’educazione, la salute e il benessere delle ragazze. Alcuni movimenti degni di nota sono quelli riguardanti la Regina Elisabetta. Ho parlato con studiosi ed economisti per capire se la Regina è davvero potente o meno, e le opinioni variano, lasciate che ve lo dica. L’anno scorso, la Regina era il numero 23 della lista. Quest’anno, è la numero 40. Penso che questo si rifletta nel fatto che lei ha lasciato alcuni dei suoi doveri e della sua beneficenza ai suoi figli e alle sue nuore. Pensiamo ancora che la Regina sia una figura storica nel mondo e in politica, e una donna molto importante, ma, avendo 93 anni, sembra che sia pronta a trasferire alcuni dei suoi poteri al Re in attesa, il Principe Carlo.

Un altro nuovo arrivato di rilievo quest’anno è Greta Thunberg, l’attivista svedese per il cambiamento climatico che ha appena 16 anni, ha parlato all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite quest’anno e ha fatto scattare sull’attenti milioni di persone, che si riversano nelle strade per protestare contro l’inazione sul cambiamento climatico. È la numero 100 della lista di quest’anno. La nostra metodologia dà la priorità agli asset in gestione, società, market cap, entrate, PIL del paese. Greta non ha nessuna di queste cose, ma quello che ha sono i social media e l’influenza. Aveva più clip di notizie su di lei di quasi tutte le altre donne della lista, oltre ad Angela Merkel e Nancy Pelosi. Quindi, lei è una nuova arrivata e mostra come il potere può andare al di là del denaro e del mercato.

Il 2017 è stato l’anno di Me Too e Time’s Up, e il 2018 mi è sembrato l’anno delle ricadute, alle prese con le rivelazioni che si erano verificate l’anno prima. Il 2019, dal mio reportage, sembra essere l’anno dell’azione, anche se è un’azione lenta, forse “a turni” è la parola migliore, ma si è avuta la nomina di donne come Christine Lagarde e Ursula von der Leyen. Si vedono fondi come All Raise che cercano di mettere più soldi nelle mani delle imprenditrici.

Il cambiamento sta avvenendo. Sta accadendo lentamente, ma le donne sulla “Power List” stanno usando il loro potere per far sollevare la prossima generazione e creare la parità di genere per tutti.

Altri post che potrebbero interessarti

Ottimizzato da Optimole