Come gestire gli investimenti nell’anno in corso considerando anche l’evoluzione della situazione in Italia. A cura di Q Consulenze Finanziarie.
Punti nodali
Considerare sempre lo scenario attuale, sia italiano, che europeo che mondiale;
Veniamo dal rialzo più lungo della storia, ed anche il più consistente (10 anni);
Siamo usciti dalla crisi grazie anche ad alcune forzature, tra cui una stampa enorme di denaro da parte delle banche centrali, attualmente pari a più di 20 trilioni di dollari;
La situazione è, quindi, molto tesa; bisogna essere molto prudenti;
Altro campanello d’allarme è il volume raggiunto dai derivati, che risulta essere pari a 33 volte il PIL mondiale;
Siamo arrivati ad un livello instabile, dove una notizia improvvisa, e magari del panico, può portare a ridimensionamenti anche profondi;
Per la situazione dell’Italia bisogna fare la stessa attenzione. La questione è molto critica;
Con la fine del 2018 e la normalizzazione a cui prima o poi andrà incontro la BCE, chi comprerà il debito italiano? Chi ci fornirà l’ombrello che abbiamo avuto fino ad ora?
Anche lo spread pesa, anche se non è più sulle prime pagine dei giornali. Resta comunque a più del doppio di dove era un anno fa;
Quindi, molta attenzione nella scelta del partner finanziario, da parte dell’investitore (banca od altro); il sistema finanziario è ancora in difficoltà, bisogna partire da in istituto solido;
Mantenere scadenze brevi sulle obbligazioni dello stato Italia. Non siamo a rischio fallimento, ma è bene essere molto prudenti, per cui le scadenza brevi aiutano, anche se i rendimenti sono bassi;
Anche altri/e emittenti bisogna che siano solide;
L’Italia è in difficoltà, con un debito pubblico troppo alto, che è costantemente salito con ogni governo; se le cose resteranno così, sarà facile essere preda degli speculatori internazionali;