Saranno un milione i pensionati che non avevano la 14esima e invece, in base alle novità in arrivo sulle pensioni, ora l’avranno. Così il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, ospite de L’intervista, l’approfondimento di Sky TG24 condotto da Maria Latella. Per gli altri, al di sotto di questa soglia, che già ricevevano questo reddito, “l’incremento sarà attorno al 30%, anche se dobbiamo ancora fare un po’ di lavoro per calcolarlo con precisione”.
Poletti ha spiegato che la misura “entrerà subito in legge di Bilancio, insieme all’Ape (la flessibilità in uscita) e alla ricongiunzione gratuita dei contributi. “Quest’ultima era una cosa paradossale: un lavoratore che aveva prima lavorato nel privato e poi nel pubblico doveva pagare per ricongiungere le due posizioni. Abbiamo pensato che fosse una cosa ingiusta. Ora sarà gratuita e la pensione sarà costruita pro-quota in base alle diverse gestione”.
“Nella legge di stabilità poco meno di due miliardi per le pensioni – “Ci sarà qualcosina meno di 2 miliardi, poiché interveniamo con misure strutturali, che tutti gli anni si ripetono, quindi avremo una dinamica per cui partiamo leggermente sotto i 2 miliardi. Poi il secondo anno avremo intorno ai 2 miliardi e il terzo anno avremo 2 miliardi virgola”. Questa la precisazione di Poletti rispetto alla cifra di 6 miliardi di euro in tre anni che il governo ha deciso di stanziare per la previdenza. “Quello che non spendiamo il primo anno lo spendiamo il terzo proprio perché le misure si incrementano nel tempo”.
“I disoccupati non pagheranno anticipo pensioni” – Sull’Ape, la flessibilità in uscita, il ministro ha sottolineato che si tratta di “un’opportunità per i cittadini, di un atto di libertà. Ognuno potrà farlo considerando la propria situazione”. Quanto all’Ape agevolata ha spiegato: “Ai cittadini più deboli, quelli che non possono scegliere se rimanere a lavoro o andare in pensione perché sono disoccupati, offriamo l’opportunità del prepensionamento agevolandoli perché non pagheranno per 20 anni questa rata”.
Poletti: su riforma Boeri chiesto qualche modifica – Il ministero del Lavoro ha “avanzato alcune osservazioni rispetto al metodo” della riforma Boeri dell’Inps. Ha “proposto cambiamenti e modifiche ai testi. In uno spirito di collaborazione tra istituzioni questi problemi si potranno risolvere” ha detto poi Poletti. Ha anche evidenziato che “non c’è critica all’impianto organizzativa ma le critiche sono rivolte solo ad alcune modalità di realizzazione e quindi sono risolvibili. Ne abbiamo discusso francamente con il presidente dell’Inps”.