Educazione finanziaria. Intervista al direttore del Comitato, Annamaria Lusardi | RAI

COMITATO PER L’EDUCAZIONE FINANZIARIA. INTERVISTA AL DIRETTORE Annamaria Lusardi.

L’alfabetizzazione finanziaria in Italia

Tutti gli studi, compresi quello di Consob, indicano che la conoscenza finanziaria in Italia è molto bassa. Confrontandoci con i partner internazionali, l’Italia è spesso all’ultimo posto tra le economie avanzate. Solo il 37% degli italiani avrebbe una conoscenza di base dell’educazione finanziaria.

Guardando  ai giovani, ed ai dati PISA dell’OCSE, gli italiani si erano classificati penultimi nella prima rilevazione, quella del 2012. Anche, qui, le cose non vanno bene.

L’educazione finanziaria non solo è un tema importante, ma anche urgente.

Il comitato per l’educazione finanziaria

Il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria ha il compito di programmare e promuovere iniziative di sensibilizzazione ed educazione finanziaria per migliorare in modo misurabile le competenze dei cittadini italiani in materia di risparmio, investimenti, previdenza, assicurazione.

Il Comitato è composto da undici membri ed è presieduto da un direttore; questi è nominato dal Ministro dell’economia e delle finanze d’intesa con il Ministro dell’istruzione, università e ricerca scientifica. La scelta viene effettuata tra personalità con comprovate competenze ed esperienza nel settore.

I membri diversi dal direttore, scelti con i medesimi criteri, sono designati: dal Ministro dell’economia e delle finanze; dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca; dal Ministro dello sviluppo economico; da quello del lavoro e delle politiche sociali; dalla Banca d’Italia; dalla Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB); dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS); dalla Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP); dal Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti; dall’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo dei consulenti finanziari (OCF).

Il Comitato opera attraverso riunioni periodiche e prevede, ove necessario, la costituzione di specifici gruppi di ricerca cui possono partecipare accademici ed esperti nella materia. La partecipazione al Comitato non dà titolo ad alcun emolumento, o compenso, o gettone di presenza.

Il ruolo della scuola nell’educazione finanziaria

È un ruolo, chiaramente, fondamentale. E’ bene, quindi, che il MIUR faccia parte del Comitato. L’obiettivo è promuovere molte iniziative, all’interno delle scuole, in modo tale da favorire la diffusione della conoscenza finanziaria tra i giovani.

Sempre guardando i dati PISA dell’OCSE, dal 2012 ad oggi, fortunatamente, l’Italia è una di quelle nazioni dove l”educazione finanziaria dei giovani è in costante aumento. Migliorare, far bene, far meglio, si può.

Il gender gap in educazione finanziaria

Esiste una differenza di genere in questo settore. Le donne sanno meno degli uomini. È un risultato presente in quasi tutti i Paesi, e d è presente anche tra i giovani. Occorrono iniziative mirate, prestando particolare attenzione alle generazioni più giovani. La finanza è importante per tutti, in particolare per le donne.

Altri post che potrebbero interessarti

Ottimizzato da Optimole