Intervista a Vítor Constâncio, Vicepresidente della BCE, in occasione della conferenza in suo onore quando ha terminato il suo mandato alla BCE.
Due cose sono importanti. Una è che siamo stati capaci, durante una situazione molto stressante come la crisi dei prezzi, di trovare una soluzione consistente in nuovi strumenti di politica monetaria che sono stati essenziali per risolvere la fase più acuta della crisi. Ciò è molto importante, perché questi strumenti rimangono come una sorta di “cassetta degli attrezzi” per il futuro. Se fosse necessario riutilizzarli, ci sono già.
La seconda è l’opportunità che abbiamo avuto di costruire un dipartimento di stabilità finanziaria e prudenza macroeconomica. Ne siamo orgogliosi perché gli esperti che adesso ci stanno lavorando hanno definito lo stato dell’arte della stabilità finanziaria, adesso comparabile a quello di tutte le altre banche centrali.
In realtà sono stati 18, perché 10 sono stati trascorsi come governatore della banca centrale del Portogallo. Sono stati incredibili, ovviamente. In questo lasso di tempo il progetto europeo ha fatto incredibili passi in avanti. L’euro è al centro di tutto questo; nonostante tutto, la crisi ha mostrato che il disegno iniziale dell’unione monetaria era insufficiente. C’era bisogno dell’aggiunta di altri elementi.
Si è quindi aggiunta l’unione bancaria, che però non è ancora completata. Ci sarà anche l’unione dei mercati dei capitali, conseguenza importante dell’unione monetaria, anche se si è solo all’inizio. La crisi ha anche mostrato che l’unione monetaria, essendo un progetto collettivo, necessita al suo centro di una stabilizzazione macroeconomica. Ciò verrà realizzato introducendo una maggiore coordinazione di politiche fiscali, che sia comune per tutti gli stati membri. Ci sarà, infine, un fondo di stabilizzazione macro che fronteggerà shock simmetrici ed asimmetrici.
Probabilmente insegnerà; probabilmente si farà un suo blog. Rifletterà chiaramente su argomenti macroeconomici, sulla politica monetaria, sull’Europa. E’ preoccupato che l’architettura della moneta unica non sia ancora completata, ed abbia ancora fragilità. Spera che i governi possano avere vantaggi dal buon momento economico che si sta attraversando, per prendere le giuste decisioni per il futuro.
Vorrei che gli stati membri avessero preso le decisioni per completare l’unione bancaria. La cosa sarebbe poi collegata al progetto di un’assicurazione sui depositi comune per tutti ed ad un argine per il fondo di risoluzione dei problemi. Se poi fosse possibile, anche che si decida per un grande passo avanti nell’unione dei mercati dei capitali.
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